la liquidazione sociale 21 /
quel che voi chiamate ricco o povero, ch'io non soffra il freddo, la fame, la miseria, voi volete rinchiudermi in un alveare, nudrirmi, vestirmi a vostro gusto, misurar la mia forza, il mio appetito, il mio ingegno, mettermi qua o là, assegnarmi il tale studio, il tal lavoro. E quando temete eh io m inganni, e, per evitare questo pericolo, pretendete decider di tutto per me, non temete voi, legislatore utopista, d'ingannarvi voi stesso, assegnandomi in tal modo la mia parte, determinando i miei bisogni ed incaricandovi di soddisfarli? Voi v'illudete grossamente pigliandomi per il castoro che fabbrica, per 1 ape che fa la cera e il miele, pel cavallo che tira, pel bue che ara. Per tema ch'io non caschi, voi mi mettete per terra; per tema ch'io mi smarrisca, voi mi fate schiavo ; per tema eh io soffra, voi mi togliete la vita, giacché, sopprimendo le contingenze, le eventualità della mia vita, voi sopprimete la mia vita stessa.
La vecchia, l'eterna società umana, istituita dalla natura tratta V uomo diversamente. Lavora, gli die ella, lavora quanto vuoi, quanto puoi, come sai, bene o male, con o senza intelligenza, coi mezzi cne hai ricevuto dalla nascita. Quello che guadagnerai sarà per te. Tu