la liquidazione sociale 21 /
Per disingannare questi ultimi mi servirà di scorta uno scrittore insigne, il Thiers.
0 bisogna l'uomo che lavori per suo conto, che possa accumulare il prodotto del suo lavoro e trasmetterlo a' suoi figliuoli, l'uomo vivente in tai modo a suo rischio e pericolo, ora fortunato, spesso disgraziato, o bisogna assolutamente il contrario, vale a dire nè ricchi nè poveri, una società che s'incarica della sorte di ciascuno de' suoi membri, non permettendo all'individuo di lavorar per suo conto, ma obbligandolo a lavorare per esso e pigliando l'obbligo, In ricambio, di nudrirlo, vestirlo, alloggiarlo, allevarlo, educarlo, d'esser la sua sola famiglia.
Bisogna, in una parola, la proprietà con le sue conseguenze, o il comunismo sino agii e-stremi suoi limiti. Tra questi termini estremi non v'ha termine medio possibile. Basteranno poche parole a dimostrare sino a qual punto tutte queste conseguenze sieno collegate da u-na catena indissolubile.
Poiché, infatti, l'uomo che lavora per suo conto e gode individualmente del risultato del suo lavoro, vale a dire l'uomo proprietario, non conviene, il termine contrario e l'uomo che non lavora per suo conto, ma per la società che gli comanda il suo lavoro, che ne