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Governi e partiti al principio del nuovo secolo

Gustavo Strafforello
Niccolò Giannotta Editore Catania, 1902, pagine 268

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   201 comunismo. collettivismo
   nella miseria a San Luigi, e la colonia andò a rotoli.
   Accanto al Cabet sorsero altri comunisti più audaci, i così detti Travailleurs Egalitaires, i quali insegnavano: ciascuno ha diritto a tutto quello di cui abbisogna. Per procurare a ciascuno il necessario lo Stato deve aprire opi-ficii (ateliers) in cui ciascuno dovrà lavorare ott ore; il matrimonio sarà abolito come individualismo esclusivo. May, uno dei caporioni di questa setta comunistica, voleva abolire persino ogni specie di governo.
   Luigi Blanc chiese, nel 1841, l'organizzazione del lavoro (V organisation du travail), che lo Stato fondasse opificii sociali, e propose che lo Stato comprendesse tutti i lavoranti in una grande ed unica corporazione. Lo Stato doveva come strapotente capitalista, annientare i piccoli capitalisti. Occorreva fondare però una banca per gli operai. Anche il Blanc assaliva il diritto ereditario, e, per conseguenza, 1' eredità.
   Il Celebre Proudhon, con la sua critica negativa e la sua dialettica inesorabile, combattè, principalmente, nelle sue Confessions d'un Re-voltitionnaire, tutte le scuole e le dottrine così del Socialismo come del Comunismo. Suo pensiero fondamentale è che 1* estensione e Io