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sistemi realmente comunistici ; e dal 16° quasi ogni secolo vanta un rappresentante eminente dell'utopia comunistica.
Il primo ampio sviluppo e la prima apologia del Comunismo, in un col primo quadro particolareggiato di uno Stato effettivamente Comunistico, rinvengonsi in un' opera giovanile di Tommaso Moro: De optimo reipubli-cae stata degne nova instila Utopia libri duo (1516), opera riprovata poi ne suoi anni maturi dal celebre cancelliere di Enrico Vili che gli fece mozzar la testa.
Quali inventori di nuovi ordinamenti comunistici sino alla prima rivoluzione francese, son da citare principalmente il nostro Tommaso Campanella, domenicano e filosofo calabrese (1568-1639) il quale diede una pittura fantastica di uno Stato comunistico nella sua Città del Sole (Cìvitas Solis, 1620); il giureconsulto francese Vairasse dalla cui opera comunistica Histoire des Sevaratnbes (1677) deri-varon, più tardi, alcune idee il celebre socialista Carlo Fourier, e il non men celebre comunista Cabet; e finalmente il francese Morelly, autore dei Naufrages des iles flottantes, 011 la Basiliade de Bilpai e del Code de la Nature (1755).
Tutte le suddette opere sono semplici roman-