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Governi e partiti al principio del nuovo secolo

Gustavo Strafforello
Niccolò Giannotta Editore Catania, 1902, pagine 268

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   196 comunismo. collettivismo
   in cui viviamo, è V exploìtatìon de l'homme par l homme come dicono i Francesi, la disuguaglianza economica, e, conseguentemente, anche la sociale e politica. L' istituzione della società privata è la cagione primaria della necessità, della miseria e del proletariato ; ed a questa mala radice bisogna mettere, prima di ogni altra cosa, la scure.
   11 Comunismo inoltre non iscorge 1' umana felicita e lo Stato giusto e normale in società che là dove esiste 1 uguaglianza e 1 uguaglianza assoluta, dei singoli individui. Esso parte dal principio che il singolo individuo ha un diritto sacro ed ingenito di essere in una condizione uguale a quella degli altri, e che ogni disuguaglianza è una violazione di questo diritto. Non vi dee essere perciò alcuna differenza, alcuna distinzione economica, sociale e politica di qualsiasi specie ; e nel dominio economico deesi introdurre l'uguaglianza della fatica, del lavoro, del prodotto e del godimento.
   A tal uopo fu ideata una nuova società comunistica, del carattere seguente. Essa fondasi sulla comunanza dei beni: tutti i mezzi di produzione e tutti i mezzi di godimento sono proprietà di tutti. Non esiste proprietà privata, e, per conseguenza, neppur diritto ereditario.