196 socialismo
non maraviglia ch'essi considerino con un di sprezzo profondo questo mondo reale che il dolore tien soggetto e che il bisogno assedia sotto mille forme. Ma è questo uno Stato particolare dello spirito, una fede che non visita che un picciol numero d'anime. Il grosso delle intelligenze non crede nè ai sistemi infallibili. nè alle trasformazioni istantanee. Illusioni siffatte non sono nuove del resto. Avviene della sognata e subitanea rigenerazione sociale quello che della trasmutazione dei metalli che il medio-evo aveva in conto di una scoperta, non solo possibile, ma prossima. Tutte le chimere si l'assomigliano ed hanno la medesima sorte.
La fallacia del socialismo apparisce eziandio chiaramente dalla moltiplicità dei sistemi i quali, sbocciati appena dai cervelli ammalati, si scindono, si accapigliano e si danno battaglia. Si tratta di rinnovar la faccia del mondo, e i ciarlatani non proposero mai tanti rimedii contro il mal di denti quanti i socialisti delle varie scuole per guarire col loro tocca e sana le piaghe della società. Mai furono immaginate tante ricette di felicità perfetta e f embarras du chuix non fu mai cosi grande.
Tre categorie di scrittori in ispecie hanno sacrificato più delle altre alle chimere ed alle