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Governi e partiti al principio del nuovo secolo

Gustavo Strafforello
Niccolò Giannotta Editore Catania, 1902, pagine 268

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   socialismo
   187
   raio si abbia ad impancare, a metter fuori il suo sistema sociale e polìtico e a ritirarsi sul-1 Aventino, come l'antica plebe romana, se non si eseguisce. J destini delle nazioni non possono essere alla mercede di sistemi politici e sociali sognati da menti rozze ed inferme. L'avvenire degli operai come quello dei padroni, dei poveri come dei ricchi, è racchiuso nell'idea del dovere donde sgorgano le abitudini d' ordine e di disciplina. Fuori di li non è che un agitarsi in un circolo d'illusioni, un correr dietro ai fantasmi.
   Le illusioni di tal fatta son divenute così contagiose, così generali a' dì nostri che hanno meritato l'onore di un nuovo nome che corre oggimai su tutte le bocche — del nome di Socialismo — l'arte, m altri termini, d'improvvisare società irreprensibili. Più di uno spirito, che si crede serio, ha pagato tributo a questa chimera: vi sono oggidì socialisti in ogni dove, nelle scienze come nelle lettere, in alto come in basso, socialisti così detti della cattedra; e vi ha persino un socialismo di Stato — due termini che si escludono.
   Jn tutte le carriere o professioni incontrali-si persone che non sono riuscite in alcuna: speculatori malaccorti o disonesti nell'industrie, avvocati senza clienti nel foro, medici senza