sconvolte: un pericolo immenso della patria, il nemico nel territorio, l'intiera società minacciata da pericoli interni ed esterni—circostanze tutte in cui la nazione è giudice dei mezzi estremi imposti da una situazione anormale. In questi casi, fortunatamente rarissimi, e sempre transitorii, la libertà della stampa può essere legittimamente soppressa.
Non havvi, in sostanza, Stato libero senza stampa libera. Possono sopraggiungere tempi di rivoluzione, momenti di dittatura; ma la rivoluzione e la dittatura sono eccezioni rarissimamente necessarie — perniciose e funeste, quando si prolungano. La libertà della stampa non ha che fare in que' tempi; e suo ufficio coadiuvare quel progresso regolare, pacifico in cui è l'intelligenza che imprime il moto, in cui la socievolezza si perfeziona alla luce di tutte le arti, di tutte le scienze, di tutti gli ingegni.
La stampa dunque deve esser libera, ma deve anche rendersi degna di questa libertà. Se ne rende ella degna in Italia?
Risponderò con un brano de' miei Viaggi umoristici per l' Italia (Roma 1876). I La libertà della stampa è necessaria negli Stati liberi come l'aria è necessaria ai polmoni : i giornali corruttori sono f aria corrot-