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Governi e partiti al principio del nuovo secolo

Gustavo Strafforello
Niccolò Giannotta Editore Catania, 1902, pagine 268

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   libertà di stampa
   alone pubblica; per essi la citta era lo Stato e la vita pubblica era ristretta e confinata all'agora e al foro, laddove con noi moderni i libri e i giornali la diffondono nei più remoti villaggi.
   La nostra aspirazione a buone costituzioni politiche che altro è ella mai se non la determinazione della partecipazione dell'opinione pubblica al governo dello Stato? sol quando il cittadino può parlare e scrivere liberamente sul bene ed il male de' suoi concittadini, sugli interessi del suo paese e del suo comune, sull impiego del suo denaro toltogli dall'idra dell'imposta, allora soltanto si sente il valore e la dignità di cittadino, allora soltanto formasi il vincolo che stringe principe e popolo, governanti e governati in quell'insieme armonico che addimandasi Stato o Patria per la quale dolce è vivere e glorioso morire!
   Sin dal 1781 Federico il Grande di Prussia, in età di 69 anni, lasciò scritto: Il principe non ha alcun diritto sulle opinioni dei cittadini. E pazzia ammettere che degli uomini abbiano detto ad un loro simile: noi t'innalziamo sopra di noi perchè siamo volentieri tuoi schiavi: tu sei padrone persino dei nostri pensieri ; tutt' al contrario, eglino gli dissero. noi abbiam bisogno di te per l'osservanza della