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Governi e partiti al principio del nuovo secolo

Gustavo Strafforello
Niccolò Giannotta Editore Catania, 1902, pagine 268

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l' imposta
   siede, come lui, la facoltà di commisurare la sua offerta alla domanda ed è esposto a tutti i capricci meteorologici delle stagioni e a tutti gli accidenti degli elementi. Egli non può, come il manufatturiere, rivalersi, nella crisi agraria permanente, della tassa impostagli sul consumatore; ed è in balìa dì quelle fluttuazioni contro le quali V industriale si agguerrisce, restringendo la produzione al consumo, l'offerta alla dimanda. Le derrate dell'agricoltore rinviliscono ogni dì più, non solamente per la coltivazione intensiva, ma più ancora per le grandi importazioni dall estero, ed egli non può perciò rigettar la tassa sul consumatore. Se i manufatti sono in rialzo, il consumatore paga la tassa a cui va soggetto direttamente od indirettamente il manifatturiere : se rinvilia-no, si astiene, chiude la fabbrica e manda a spasso gli operai. Non così V agricoltore, che non può lasciare incolti i suoi poderi senza inselvatichirli e ridurli in sodaglie; e molto meno il fittaiuolo, che deve pagare un fitto annuale.
   Egli è perciò che il governo e il parlamento, commossi finalmente dalle miserie dell'agricoltura in Italia, si risolvettero di diminuire di tre decimi la fondiaria.
   Le imposte eccessive sono, al dire di Ada-