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Governi e partiti al principio del nuovo secolo

Gustavo Strafforello
Niccolò Giannotta Editore Catania, 1902, pagine 268

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l' imposta
   do. mancava il lavoro. È dunque a proposito osservare che quando la democrazia avanzata tende a pigliar di mira e ad aggravare principalmente il capitale, essa dimentica che anche il capitale ha le sue crisi, le sue necessità a cui lo costringe la concorrenza, e ch'esso potrà esser costretto a ripigliar sui salarii, diminuendoli, o sul numero degli operai, licenziandoli, le tasse esorbitanti che lo si condanna a sopportare e sotto le quali risica, se non vi si sottrae, di soccombere „.
   Quante fabbriche infatti non abbiam visto chiudersi in Italia per l'esorbitanza della tassa di ricchezza, mobile, con grave danno dell'industria nazionale e più degli operai gettati sul lastrico !...
   E dacché abbiam citato il Thiers, sentiamo un po' quello che dice questo grande e sperimentato uomo di Stato dell'imposta unica, nel suo bel libro De la Proprietà:
   L'imposta unica è una pura chimera giacché non si sa, non si può sapere in modo perfettamente esatto il reddito che ciascuno ritrae o da suoi beni, o dal suo lavoro. E diffìcile valutare i terreni. Si vuole un catasto o registro descrittivo dei terreni e delle case ? È una compilazione lunga e spendiosa e cessa ad ogni momento di esser vero per la ragione