l' imposta
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drillart—non e altro che un ideale ingannevole per la ragione che, oltre le difficoltà d'ogni genere, essa incontra un ostacolo nell'azione complicata e, non ha guari, ancor sì male studiata, di ciò che chiamasi V incidenza dell'imposta. La non sarebbe unica che di nome, colpendo in realtà redditi diversi, e di tal guisa che il peso ora ricadrebbe su colui che li possiede ed ora sarebbe rigettato da questo sopra altre persone, secondo lo stato dell'offerta e della domanda.
Per tal modo, una tassa stabilita sui pro-prietarii può essere ripartita in tutto o in parte sui locatarii, mediante un aumento del fitto. Gli è che non basta decretare imposte per metter la mano sul libero movimento delle transazioni. Quando Beniamino Franklin diceva: se s'impone una tassa a un mercante, ei la mette nella sua fattura „ si può, in nome dell'incidenza, dimostrare ch'egli diceva una semiverità. Vi sono delle circostanze in cui il mercante non è padrone. Quando il Thiers pareva considerasse le imposte indirette come indifferenti per l'operaio perchè se le faceva rimborsare nel suo salario, anch' egli diceva una verità soggetta a cauzione e che cessava di esser vera quando i padroni facevano la legge, vale a dire, precisamente quan-