e legge internazionale 129
lo sviluppo della legge comune; ma se, anche in una barbara repubblica, la legge nasce necessariamente o per preservare la libertà, per assicurar le persone e le proprietà dei cittadini. per sottrarre uno dal dominio dell' altro, e per protegger ciascuno dalla violenza e dalla tirannia de' suoi concittadini, ( Ibid) non è egli ragionevole invocare, per ragioni consimili, l'introduzione, nella repubblica o federazione delle nazioni, di una legge internazionale che ne regoli le relazioni ?
Frattanto il mondo è in balìa della forza che lo governa e lo spaventa. come alle origini dello Stato. Un uomo coronato—lo Czar—'può, se vuole, allagar l'Europa di sangue
Un altr' uomo — il Bismarck — può se gli talenta, mandarlo, co' suoi maneggi, a soc-quadro. Eserciti formidabili, pronti alla mischia, schiacciano le nazioni; l'imposta è divenuta una spogliazione; un articolo di giornale, una notizia, un telegramma minaccioso, bastano a spaventar la Borsa, cagionandovi perdite enormi; tutti vivono nell'ansietà e nel terrore.
E poi ci vengono a parlare di civiltà e di progresso !
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