128
re. nazioni
in gran parte, del suo successo ad un profondo universal sentimento di necessità per l'esistenza di un simil Codice. La legge e un naturale e necessario portato di più numerose e più strette relazioni umane e dello estendersi dell'industria, del commercio e della ricchezza. Via via che le nazioni si accostan di più e moltiplicansi le loro relazioni commerciali, da una parte, e il pericolo di una distruzione subitanea, dall' altra, divien più imminente e spaventoso, non si capisce coni' esse, divenute legislativamente padrone di se stesse, indugino tanto a promulgare, di comune consenso, una vera legge delle nazioni.
Questi adunque—è costretto a conchiudere Hume, non troppo tenero della libertà politica—sono i vantaggi degli Stati liberi. Quantunque barbara, una repubblica dà origine necessariamente, mediante un' operazione infallibile, alla legge, anche prima che 1' uman genere abbia fatto progressi importanti nelle altre scienze, in una monarchia, al contrario, la legge non nasce necessariamente dalle forme di governo. La monarchia, quando è assoluta, contiene anche alcunché ripugnante alla legge „. (Essay XIV. Of the Rise and Progress of the Aris and Sciencesj.
Questo ragionamento si riferisce, è vero, al-