e legge internazionale 1 1 1
che risolvevansi per mezzo della legge presso i Romani, scioglievansi presso i Germani col-1' armi.
Il sottoporre le contese internazionali a regolamenti e forme e la disposizione crescente di ricorrere all'arbitrato nelle divergenze degli Stati sono per tal modo precisamente analoghe ai primi passi della giustizia comune presso i nostri padri, i Romani ; ed a ciò si può aggiungere confidentemente la tendenza a stabilire governi popolari, come quelli che agevolano manifestamente la ricognizione di una vera legge internazionale, imperocché le nazioni non sono, come i monarchi, mal disposte e non use a sottomettersi al sindacato legale; la popolarità delle istituzioni legali, al contrario, si appalesa fra esse con le prime traccie della civiltà. L'estensione costante dei limiti della legge è uno dei fatti più notevoli nell'istoria dell'uman genere e la ragione rin-viensi facilmente nell'imperiosa necessità generale di pace e sicurezza.
Il precitato chiarissimo giurista inglese, Maine, osserva che gli è mediante le finzioni legali che la legge comune fa i suoi progressi primitivi; e a noi sembra evidente che la finzione della legge internazionale, qual codice reale di obbligo legale , sia andata debitrice.