e legge internazionale 1 1 1
sere come un codice per essa; ed andò debitore della sua rapida adozione per parte dei monarchi e degli statisti monarchici alla sua esplicita ricognizione del diritto assoluto ed indistruttibile di sovranità nei regnanti e del correlativo dovere di non resistenza da parte dei loro sudditi. Che il carattere e gli usi del potere dispotico abbiano informato le opinioni ed assoggettata, come dire, la coscienza di Grazio non è che troppo evidente da molti de suoi dettami, fra' quali i seguenti:
Un uomo può, per atto suo proprio, farsi schiavo di un altro; perchè non può un popolo fare il simigliante? „ E altrove:
Il diritto di sovranità si può acquistare per mezzo della guerra, ed è un errore il credere che i governi esistano soltanto per il bene dei governati ; giacche i regni possono essere stabiliti per il bene dei re — come son quelli acquistati per conquista, ed essi non si possono chiamar tirannie, dacché tirannia implica ingiustizia. „
I pensieri contemporanei di un maggiore di Grazio, di Lord Bacone, spargono una luce anche più vivida sulla connessione fra monarchia e guerra.
Per l'impero e la grandezza — dic'egli nel Saggio XXIX— importa soprattutto che una