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Fisica

Oreste Murani
Ulrico Hoepli, 1921, pagine 994

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Propagazione del suonò 28t)
   prima palla può paragonarsi alle particelle d' aria che toccano il corpo sonoro, e l'ultima a quelle particelle che toccano la membrana del ;timpano. Questa serie di urti però non produce su di noi una sensazione sonora se non sono abbastanza rapidi : ne occorrono più di 16 al minuto secondo (Savart).
   Per togliere ogni dubbio in proposito, dimo-striamo subito con un facile esperimento che se fra la sorgente sonora e il nostro orecchio manca un mezzo elastico atto alla propagazione delle oscillazioni, il suono non si ode più.
   All'uopo prendiamo una soneria elettrica, od anche una campanella metallica urtata ripetutamente da un martelletto mosso da un elastro, e poniamola sotto una campana donde si estragga l'aria mercé la macchina pneumatica (fig. 166). Si abbia però la precauzione di collocare
   la soneria su un cuscinetto soffice di cotone, chè in caso diverso le oscillazioni verrebbero trasmesse all'aria esterna per mezzo del piatto della macchina, il quale è elastico.
   Osserviamo che, sebbene la campanella sia sempre percossa allo stesso modo, al nostro udito il 19 — Murani.
   Fig. 166.