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Fisica

Oreste Murani
Ulrico Hoepli, 1921, pagine 994

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Velocità molecolari
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   Si vede che i varii aeriformi hanno diversa velocità molecolare e propriamente quelli più leggeri l'hanno, a parità di circostanze, maggiore: l'idrogeno, essendo il più leggero di tutti, avrà dunque la velocità molecolare massima.
   Per uno stesso gas poi la velocità molecolare non dipende dalla pressione, giacché, variando questa,
   ^ si mantiene costante (legge di Boyle). Si comprende difatti che coli' aumentare della pressione, se la temperatura non varia, si restringe lo spazio concesso all' aeriforme e con ciò il numero delle collisioni aumenterà e crescerà la pressione sulle pareti del recipiente, ma la velocità delle molecole rimarrà immutata; essa, per un dato gas, dipende soltanto dall'energia termica, e quindi dalla temperatura. Quando questa aumenta, la densità diminuisce, e però — come indica la (1) — la velocità aumenta.
   Troviamo ora la velocità molecolare dell'idrogeno a 0° e alla pressione di un'atmosfera, corrispondente alla forza viva media. Adottiamo le unità pratiche, e poiché la densità è eguale al peso specifico diviso per là gravità, dalla (1) si ha :
   —i /WTTq -» /3 X 10333 X 9,8 ; „,
   •¦-yr* Y—— = 1843s
   vale a dire una velocità che è quattro volte circa quella di una palla da cannone, ed è maggiore a temperature più elevate. Gli altri gas hanno velocità molecolari più piccole, ma pur sempre molto grandi: l'anidride carbonica, per esempio, nelle stesse condizioni dette per l'idrogeno, ha una velocità molecolare di 492m.
   Non bisogna confondere la u con la velocità mo-18 — Murani.