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Aerostatica
tro la valvola superiore, la quale perciò si chiude più fortemente, non potendo essa muoversi all'ingiù. Invece l'aria della campana può facilmente entrarvi, poiché essa movendosi lungo il tubo, e premendo colla propria tensione su la valvola inferiore r, la spinge all'insù, nel qual senso appunto questa può aprirsi ; e quindi l'aria entrerà nello spazio vuoto anzidetto.
Ora supponiamo che l'embolo portato sino alla cima del cilindro sia spinto all'ingiù. L'aria sottoposta è premuta e la valvola inferiore si chiude : ma questa aria chiusa e compressa nel cilindro, diminuendo di volume, aumenta di tensione, e agendo su la valvola superiore r' la forza ad aprirsi. E cosi, continuando a premere all' ingiù lo stantuffo, tutta l'aria che stava nel cilindro viene spinta fuori attraverso la valvola stessa. Ora quest' aria che esce è parte di quella che dianzi stava nella campana; cosicché, col primo movimento doppio di salita e di discesa dell'embolo, si ottiene di estrarre un po' d'aria dalla campana.
Ripetendo poi il medesimo processo, cioè alzando di nuovo lo stantuffo, accadrà come prima che l'aria esterna terrà chiusa la valvola superiore, mentre l'aria interna, per la via del tubo, giungerà ad aprire la valvola inferiore e a riempire lo spazio vuoto che si è formato sotto allo stantuffo. 'E quando questo discende, di nuovo la valvola inferiore si chiude, e la superiore si apre per lasciare sfuggire l'aria passata nel cilindro. Cosicché, ad ogni doppio movimento,' si estrarrà altra aria dalla campana.
É evidente che, per riescire in questo lavoro, è necessario che lo stantuffo chiuda bene, e che le valvole lavorino a dovere.
Siccome poi lo stantuffo non combacia perfettamente con la base del cilindro, rimane fra essi uno