Barairi e/ro
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ne chiude alla lampada una estremità, e a quella aperta si salda un'ampolla di vetro; poi-si riempie il tubo con mercurio perfettamente puro fino al collo dell'ampolla. Si posa allora il tubo sopra una graticola inclinata (fig. 117) circondandolo di carboni incandescenti, in modo da portarlo ad una temperatura vicina a quella dell'ebollizione del mercurio. Si aumenta allora il calore verso la parte inferiore della graticola così da far nascere l'ebollizione, e quando questa ha durato 4 o 5 minuti, si trasporta il carbone un po' più in alto e si prosegue l'operazione finché si sia fatto bollire il mercurio in tutta la lunghezza del tubo. Durante l'ebollizione i vapori di mercurio producono delle vibrazioni nel tubo, tendenti a rigettare il liquido fuori della canna ; l'ampolla saldata all' e-stremità è destinata appunto a riceverlo.
Dopo l'ebollizione, le bolle d'aria e l'umidità che aderivano al vetro sono scomparse, e il tubo presenta l'aspetto lucente di uno specchio ben terso. Da Fi£- 118-
ultimo si stacca l'ampolla con un colpo di lima, e si termina di riempire completamente il tubo con mercurio puro e caldo.
Quando il barometro è ben riempito, inclinando dolcemente il tubo, si ode un colpo secco dato dal mercurio contro il vetro all'estremità chiusa; se vi