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Fisica

Oreste Murani
Ulrico Hoepli, 1921, pagine 994

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   A eros fatica
   a quello del corpo. Il rapporto -p- è dunque il peso
   ^specifico cercato. f}\i /s 2° Metodo della boccetta (picnometro). — È adoperato frequentemente quando si ha de' solidi ridotti in polvere. — Si ricorre pure a questo metodo quando si tratta di corpi molto porosi, ossia che hanno nel loro interno molte cavità. Allora, se nel determinare il peso specifico si vuole tener conto soltanto della materia che costituisce il corpo e fare astrazione dalle cavità, bisogna ridurre il corpo in polvere. Trovatone il peso P nell'aria, lo si pone sul piattello della bilancia insieme con una boccetta a collo largo e Qon tappo smerigliato, forato e avente Fig. 96. un segno sul tratto sottile (fig. 96), e si stabilirà l'equilibrio con dei pallini messi sull'altro piatto. Indi, tolti la boccetta e il corpo in polvere, s'introduce questo in quella : il corpo scaccerà alquanta acqua ; si asciuga e si ripone il tutto sul piatto della bilancia. Il peso P' occorrente a ristabilire l'equilibrio sarà il peso del l'acqua scacciata, avente un volume eguale a quello
   del corpo; quindi il peso specifico è dato dal rap-p
   porto ---)7. Per facilitare l'uscita dell'aria dai pori
   rimasti, dopo avere immersa la polvere nell'acqua della boccetta, si tiene questa per un certo tempo sotto la campana della macchina pneumatica.
   Tali metodi non possono essere eseguiti cosi semplicemente quando si tratti di un solido che si scioglie nell' acqua, oppure è più leggiero di questa.