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A eros fatica
ticale all'insù, eguale al peso dell'acqua da essa spostata, come vuole il principio di Archimede. ^ Mettendo in un piatto d'una bilancia un vaso contenente acqua ed un corpo qualunque, l'equilibrio evidentemente non viene turbato, tanto se il corpo si trova entro, quanto fuori del vaso. Ora, alla spinta verso l'alto che il liquido esercita sul
Fig. 94.
solido immerso, eguale al peso del liquido spostato, dovrà, per l'equilibrio, corrispondere una eguale e contraria pressione sul fondo del vaso. Si verifica anche qui il principio dell'azione e della reazione eguali e contrarie.
Per confermare sperimentalmente questa conseguenza, sospendiamo i due cilindri della figura antecedente ad un sopporto fisso C (fig. 94) ed equi-