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Fisica

Oreste Murani
Ulrico Hoepli, 1921, pagine 994

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   CAPITOLO IV. Idrostatica.
   115. Come si debba intendere la quiete dei liquidi. — Abbiamo già detto che in tutti i corpi le molecole sono incessantemente animate da moto; ma mentre ne' solidi esse non fanno che oscillare intorno a punti Assi, ne' liquidi invece si aggirano le une intorno alle altre, e si spostano continuamente in seno alla massa, cosi da trovarsi, dopo un certo tempo, ben distanti dalla primitiva posizione, senza che l'equilibrio sia menomamente turbato. Imaginiamo ora nella massa liquida un piano in una direzione qualunque; se esso verrà attraversato tanto nell'uno che nell'altro senso dallo stesso numero di molecole, il liquido sarà animato dalle sole agitazioni molecolari, e si dirà che è in quiete ; in caso diverso sarà animato da un movimento progressivo nel senso del passaggio più numeroso di molecole. È in questo modo che si deve intendere lo stato di quiete o di moto di un liquido.
   Una proprietà caratteristica de' liquidi è quella di essere pochissimo comprimibili; cioè, se vengono assoggettati a pressioni anche forti, le variazioni del loro volume sono cosi piccole da richiedere apparecchi squisiti per poter essere apprezzate.