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Elasticità ile' solidi
La stessa formula serve anche per la comprimibilità dei corpi. In questo caso l è l'accorciamento,
1 . . ... e è detto coefficiente di comprimibilità, supposto
che il corpo, come indica la fig. 70, sia premuto a un capo soltanto.
Se non si oltrepassa un certo limite nella trazione, il filo riprende esattamente la stessa lunghezza quando cessa l'azione del peso tensore. In caso diverso, il filo subisce una deformazione permanente, e si è convenuto di misurare il limite di elasticità col peso minimo che occorre per produrre, in un'ora, un allungamento permanente di 0.5 mm. per metro in un filo avente 1 mm2 di sezione. Si è detto in un'ora, perchè il tempo ha, in questi fenomeni, la sua influenza.
Il limite di elasticità nei metalli si abbassa quando vengono ricotti, cioè raffreddati lentamente dopo averli arroventati. Invece esso si innalza colla tempera, che si ottiene arroventando i fili e raffreddandoli bruscamente.
Ove poi si continui ad aumentare gradatamente la tensione, il Alo finisce per rompersi: si «chiama coefficiente di rottura il peso minimo che occorre a spezzare un filo di qualunque lunghezza, e della sezione di 1 mm2. Questo coefficiente misura la tenacità del metallo.
Il coefficiente di rottura è diverso a seconda che la rottura accada lentamente o bruscamente ; è maggiore nel secondo caso.
Nella seguente tavola sono contenuti alcuni dati, dovuti all'esperienza di Wertheim, i quali riguardano il coefficiente di allungamento, il limite di elasticità e il coefficiente di rottura di vari metalli :