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tare nella prima posizione i due strati e fanno l'ufficio di una molla tesa fra essi, la quale agendo verso l'alto farà equilibrio al peso, e agen- ,r j,,,,, do verso il basso co- &gap»i,,,,,,, stringerà il secondo strato ad avvicinarsi al terzo ; e cosi via, la compressione si propagherà fino al-l'ultimo;e al piano che lo regge, il quale reagendo a sua volta finirà col tenere il sistema in equilibrio.
Se il cilindro fosse tenuto fìsso all'estremità superiore e fosse stirato dal peso p attaccato alla base inferiore, le distanze fra gli strati aumenterebbero e le forze elastiche, anziché ripulsive come nel caso precedente, sarebbero attrattive, così da manifestarsi una tensione nel punto fisso ; ma sempre 1' azione fra due strati contigui farebbe equilibrio alle, forze esterne.
La fig. 71 rappresenta l'apparecchio del Wertheim per lo studio dell'elasticità di trazione. Un capo del filo viene __ stretto alla morsetta F fissata al muro, e l'altro capo è serrato nella morsetta D che regge una gabbia munita di viti //, 11 ; questa è destinata a ricevere i pesi che devono operare