162 Gravitazione universale
tli U, si trovavano nello stesso piano orizzontale, passante per A e B, e si potevano far girare intorno ad un asse verticale coincidente col prolungamento del filo di sospensione delle sferette A e B. Cosi queste grosse sfere potevano disporsi in modo che la retta congiungente i loro centri fosse perpendicolare all'asticina AB, ovvero secondo le direzioni. MN o M'N' vicinissime alle sferette A B.
Per evitare che le correnti d' aria disturbassero le misure, tutto l'apparecchio era contenuto in una camera chiusa : il sostegno delle grosse sfere era mosso da opportuno meccanismo dal di fuori, senza essere obbligati a entrare nella stanza; i movimenti poi delle sferette A e B si osservavano col mezzo di cannocchiali muniti di reticolo, fissi sulle pareti opposte della stanza.
Quando la retta che unisce i centri delle grosse sfere è normale all'asticina A B, le sfere agiscono con egual forza sulle palline A e B, le quali quindi non si spostano ; l'osservatore allora determina questa posizione di equilibrio: quando poi le grosse sfere occupano la posizione MA', per esempio, M attira con maggior forza A, N attira più fortemente B, il filo si torce e l'asticina si sposta raggiungendo una seconda posizione di equilibrio ; questa è determinata dalla condizione che la coppia dovuta alle forze di attrazione, deve eguagliare il momento della forza elastica di torsione del filo.
Tale momento è proporzionale all'angolo di torsione, e il coefficiente di proporzionalità e, ossia il momento di detta forza corrispondente all'angolo uno, si deduce in precedenza dalla equazione :