CAPITOLO IX. Improvvisatori e Poeti.
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II mercoledì 24 d'agosto era giorno di festa per Muoiano, e si fece in pian di Màcina la solita fiera annuale, con giuochi, danze e divertimenti d'ogni maniera. Bartolino, lasciata la Marta alla custodia della botteguccia, volle un poco far baldoria, essendo il dì del suo nome. Andò anch'egli a vedere i funamboli camminare innanzi e indietro per la stretta via di una corda; entrò nel casotto della gigantessa, e in quello del terribile selvaggio della California, ch'era un imbecille semi-muto di Torre Luserna, condotto in volta pel mondo da un fur-baccio di Bobbio Pòllice.
Bartolino dunque, uscito dal casotto dov'è tenuto come schiavo quell'infelice, scontrossi nel signor Marcellino, e gli disse : Lei che dice eh' io ta... tar... taglio, vada