Stai consultando: 'Figli del popolo venuti in onore Operetta storico-morale', Salvatore Muzi

   

Pagina (132/218)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (132/218)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Figli del popolo venuti in onore
Operetta storico-morale
Salvatore Muzi
Tipografia Scolastica di A. Vecco e Comp., 1867, pagine 216

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 132 —
   e macchine idrauliche, che portavano l'acqua a grande altezza. Indi fabbricò stupendi orologi, fra' quali il famoso di piazza S. Marco a Venezia ; e finalmente eresse il ponte di Bassano sopra la Brenta, bellissimo e solidissimo. In Padova si ammira un salone di sterminata grandezza, la cui vòlta fu ideata e diretta dal nostro Ferracina. Questo poverello, che seppe venire in eccellenza, aveva tutto nella testa, poco o nulla ne9 libri. Per la via più semplice ed ingegnosa perveniva da sè stesso alla meta; e soleva dire che nel libro della natura aveva imparato ogni cosa. Quest'insigne meccanico mori a Bassano nel 1777, e lasciò un nome che durerà quanto il mondo.
   Ora all'ultimo, al divino Canova.
   — 0 mio Canova, sclamò il segretario: se il Ferracina illustrò Bassano, tu illustrasti Possagno nel Trevisano. Quell'umile villaggio ove tu nascesti, ora è visitato da chiunque ha sentimento del bello, poiché in esso rammenta esser nato poverissimo il rigeneratore della greca scultura, ed ivi esser morto assai ricco, per virtù del suo ingegno privilegiato. 0 mio Canova, quando maf potrò rivedere il tuo tempio, le tue sculture, le tue pitture, la tua tomba ! Beh si rompesse presto questa barriera fatale, che a tanti figli della Venezia contende entrare in lor patria !
   E mettendo fine alle sue parole, il signor tfarco era estremamente commosso ; e tutti gli altri rispettarono il dolor suo.
   *