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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
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Vermiglio
darono allo 'mperadore sotto una insegna nuova, ciò è lo giglio vermiglio nel campo bianco. Quando lo 'mperadore vide venire questa gente domandò: Che gente è questa ? fugli risposto: l'ajuto de' Fiorentini ; allora disse: egli è terzo dì che vennero, fugli risposto: questa è un' altra parte; e fugli ragionata tutta la novella come gli primieri erano di parte imperiale, e questi lo contrario. Allora lo 'mperadore si cominciò a dimesticare con quegli della parte degli Uberti, et in fine addomandò che gli dessono Firenze. Costoro rispuosono che non voleano guastare lo suo Comune, e eh' erano ben tali che senza dar la terra ad alcuno, egli terreb-bono ben lo stocco al naso a' suoi nemici: e questo diceano perchè lo'mperadore dicea: Io disfarò la parte de' Buondelmonti. Allora
10 'mperadore tastò 1' altra parte, che, s' egli voleano dare Firenze, egli disfarebbe gli Uberti. Questi troppo ben dieron fede alle parole, e scrissono agli suoi a Firenze: quelli stavano contenti e ri-scrissono che sicuramente fermassono gli patti, e gli darebbon la terra. Allora lo 'mperadore, udito e veduto questo, disse che volea rispetto a pensare se ciò volea fare. Lo 'mperadore segretamente mandò per quegli della parte degli Uberti, e sì gli disse : Vedete che gente voi sete? gli vostri contrari e miei, vogliono fare quel ch'io voglio, e voi non volete fare; e mostrò loro le lettere e fe-cegliene a sufficienza chiari. Veggendo costoro questo, promisono di dargli la terra; e non per amore eh' avessono allo 'mperadore, ma per impito dell'altra parte. Allora fu sì ordinato che uno cancelliere dello 'mperadore con de' cavallieri tedeschi cavalcò a Firenze e fugli, per la parte degli Uberti, aperta la porta. Veggendo questo la parte degli Buondelmonti, sanza esser fatta alcuna violenza, si partirono da Firenze, e così rimase la signorìa di Firenze in mano della parte degli Uberti. » Lo stesso racconta pure il Buti,
11 quale in questo luogo o copiò il Lan. o attinse alla medesima sorgente. - Petr. Dant. : « Et concludit quomodo tunc Florentia florebat; nec lilium album, quod est armatura Comunis Florentiae, per divisionem factum erat rubeum; ut fecerunt Guelfi de Florentia semel cum irent in succursum Frederici imperatoris obsidentis civitatem Faventise. Nam ad differentiam Gebellinorum fiorentino-rum, qui detulerunt album, ita fecerunt. Et sic dum Gebellini po-stea de Florentia vieti erant a Guelfis, vel e contra, lilium album in despectum ad hastam ponebant retrorsum. » - Benv.: « Fiorentini ergo, pulsis ghibellinis, converterunt lilia alba in rubea, ad diversificandum insignium exteriorum expulsorum. Et ab ilio tempore citra habuerunt semper lilia rubea. Unde adhuc apparent in summitate Palatii Potestatis lilia alba. Et hoc est quod dicit : nè per division, idest, partialitate, fatto vermiglio, vel exponas, san-