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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

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a cura di Federico Adamoli

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   giore parte delle case de' ghibellini di Firenze non piacea la signoria del popolo, perchè parea loro che favorassono più eh' a loro non piacea i guelfi, e per loro passato tempo erano usi di fare le forze, e tiranneggiare per la baldanza dello 'mperadore, sì non vol-lono seguire il popolo nè '1 comune alla detta oste sopra Pistoia, anzi in detto e in fatto la contradiaro per animosità di parte; imperciocché Pistoia in quelli tempi si reggea a parte ghibellina; per la qual cagione e sospetto, tornata l'oste da Pistoia vittoriosamente, le dette case de' ghibellini di Firenze furono cacciati e mandati fuori della città per lo popolo di Firenze, il detto mese di luglio 1251. E cacciati i caporali de'ghibellini di Firenze, il popolo e gli guelfi che dimoraro alla signoria di Firenze, si mu-taro l'arme del comune di Firenze ; e dove anticamente si portava il campo rosso e '1 giglio bianco, si feciono per contrario il campo bianco e '1 giglio rosso, e' ghibellini si ritennero la prima insegna, ma la insegna antica del comune dimezzata bianca e rossa, cioè lo stendale ch'andava nell'oste in sul carroccio, non si mutò mai. » Diversamente Lati, e An. Fior.: « In quel tempo (1250) venne lo 'mperadore Federigo in Italia, al quale molte cittadi disubbidirò, e fra l'altre di Romagna disubidì Faenza; sì che lo detto imperadore Federigo andò ad assedio alla detta Faenza, ed essendo là, mandò al Comune di Firenze che gli maudassono adju-torjo, imperò che egli erano tenuti per gli patti di Gostanza, che L cavalieri per ogni volta che lo 'mperadore fosse ad assedio ad alcuna città d'Italia, ed egli gli richiedesse, di mandargli. Furono insieme gli Priori, et elessono XXV cavalieri dall'una parte e XXY dall'altra, et ordinarono che '1 cotal die fossono armati, e doves-sono andare. Quelli dalla parte degli Buondelmonti furono insieme, et ordinarono di non volere andare sotto una bandiera con gli Uberti; e gli Uberti l'ebbono spiato: furonne molto contenti, et elessono tanti della sua parte giovani armigeri che compieron pure di sua parte li L cavalieri; e '1 dì che doveano essere apparecchiati per muovere, furono in piazza bene agiati, e mandarono, fatto suo drappello, a dire a quegli dell'altra parte che, se a lor piacea d'andare insieme, eh' egli gli aspetterebbono, altrimenti egli andreb-bono a suo viaggio. Questi li mandarono a dire eh' egli andassono a lor posta, ch'egli andrebbono bene alla loro. Gli Uberti andarono con sua parte allo Imperadore, et portarono per arme la 'nse-gna del Comune di Firenze, eh' era il giglio bianco nel campo vermiglio. Quando furono nell'oste lo 'mperadore domando: Che gente è questa? fugli detto: Vaiuto de' Fiorentini; rispuose: bene istà. Or gli Buondelmonti, veggendo questo, trovarono di sua parte tanti che furon LX, per avanzar gli Uberti, et a certo tempo gli man-