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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Veltro
   2093
   tutti i suoi tesori: e poiché questa grida è andata, in questo feltro inviluppano il morto corpo di quello imperadore; e così senza alcun altro ornamento il seppelliscono. E per questo dicon così: questo veltro, cioè colui che prima dee dimostrare gli effetti di questa costellazione, nascerà in Tartaria tra feltro e feltro, cioè regnante alcuno di questi imperadori, il quale regna tra feltro adoperato nella morte del suo predecessore, e quello che si dee in lui nella sua morte adoperare. Questa opinione sarebbero di quelli che di-rebbono avere alcuna similitudine di vero, la quale non è mia intenzione di volere fuori che in uno atto riprovare; e questo è, in quanto dicono, quegli imperadori aver grandissimi tesori: e perciò quivi mostra, che istimino dall'abbondanza dei tesori riservati, essendo sparti, doversi la gola dell'avarizia riempiere, e gli effetti magnifìchi cominciare : il che mi par piuttosto da ridere che da credere: perciocché quanto tesoro fu mai sotto la luna, o sarà, non avrebbe forza di saziare la fame di un solo avaro, non che d'infiniti, che sempre sopra la terra ne sono. Che dunque più? tenga di questo ciascuno quello che più credibile gli pare, che io per me credo, quando piacer di Dio sarà, o con opera del cielo, o senza, si trasmuteranno in meglio i nostri costumi. »- Falso Bocc.: « Per questo veltro chettoccha laltore qui ciene assai oppenioni e chi tiene una echi un altra. Chi tiene che sara uno imperadore il quale verrà adabitare a roma e per costui saranno chaccati imapastori di santa chiesa. Echegli riconciliera la chiesa di buoni e di santi pastori e per questo italia se ne rifara. Altri tenghono oppenione che-diciesse di Cristo quando verrà aldi delgiudicio addare lultima sentenzia. Impero che allora sara dischaccata superbia avarizia luxuria e ogni vitio e messi copecchatori nello inferno. E chitiene che sara unpapa che sara tanto gusto e santo che questi vitj torravia dasanta chiesa e che isuoi pastori terranno buona e santa vita maio nol-credo. » - Benv.: « Illud, quod Dantes dicit de veltro, potest intel-ligi de Christo, et de quodam principe futuro. Si intelligamus de Christo, tunc dicemus quod autor vult dicere quod avaritia continuo invalescet in mundo usque ad diem judicii, quando veniet Christus, qui damnabit avaritiam, et cetera vicia.... Si autem intelligamus de quodam principe Romano futuro, tunc dicemus quod autor vult dicere quod avaritia continuo crescet; avaritia enim pralatorum et pastorum Ecclesia, in quibus est fundamentum avaritia, continuo crescet donec veniat veltrus, idest princeps, qui exterminabit eam cum dolore, quia scilicet perdet et destruet ipsos pastores. »- Buti: «L'autore intese allegoricamente per questo veltro una infiuenzia di corpi celesti, che in processo di tempo verrà secondo il movimento de'cieli; che tutto il mondo si disporrà a sapienzia, virtù