Stai consultando: 'Enciclopedia Dantesca Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z', Giovanni Andrea Scartazzini

   

Pagina (919/1033)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (919/1033)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Vei-Yela
   2087
   la quale appresso della testa dell'oro di questa statua è disegnata, cioè dopo l'esser cacciati i primi parenti di paradiso; volendo per questa rottura della integrità della innocenza, o della virtuosa e santa vita, le quali col malvagio adoperare, e col trapassare i comandamenti di Dio, son rotte e viziate; e da queste eccettua l'autore la parte dell'oro, mostrando non essere alcuna rottura in quella, perciocché fu tutta santa e obbediente al comandamento divino; e così dobbiam comprendere, che le malvagie operazioni e inique degli uomini, di qualunque paese o regione, sono state cagione e sono delle lagrime le quali caggiono dalle dette rotture, cioè de' dolori e delle afflizioni, le quali per le commesse colpe dalla divina giustizia ricevono i dannati in inferno: mostrandone appresso queste cotali lagrime, cioè mortali colpe, dal presente mondo discendere nella misera valle dell'inferno, con coloro insieme i quali commesse l'hanno: e in inferno, cioè nella dannazione perpetua fare quattro fiumi, cioè quattro cose, per le quali si comprende l'universale stato de'dannati: e nomina questi quattro fiumi, il primo Acheronte, il secondo Stige, il terzo Flegetonte, il quarto ed ultimo Oocito. » - Benv.: « Autor per istam statuam figurat nobis univer-sam setatem et discursum mundi, et ideo ponitur in figura homi-nis, quia istse setates transcurrunt ab homine in mundo; et homo appellatur a philosophis minor mundus, quia nihil est fere in ipso mundo quod non rapiatur ab homine ipso; et bene fìngitur senex, quia jam tot millia annorum transcursa sunt per setates mundi; et dicit quod vertit terga contra Babyloniam, quia primum potens imperium assyriorum jam diu defecit; et respicit Romam, quia ultimo venit imperium romanorum et ecclesia romana. » Le stesse cose ripetono su per giù tutti gli altri commentatori antichi ed i più dei moderni. Cfr. Blanc, Versuch i, 123 e seg. - Vaccheri e Ber-tacchi, II gran Veglio del Monte Ida tradotto nel senso morale della Div. Gom., Tor., 1877. - Poletto, Studi, 191 e seg.
   Vei, Forma ant. ed anche prov. per Vedi; Purg. xxvi, 143, 144. Par. xxx, 71.
   Veicolo, Veiculo, lat. vehiculum, Carro, Carrozza, Legno, o Altro qualsivoglia istrumento, da trasportare cose o persone da luogo a luogo; Purg. xxxii, 119.
   Vela, lat. vela, Quella tenda di grosso panno da canapa, che, legata all'albero delle navi, e distesa al bisogno, riceve il vento che fa camminare essa nave; Inf. vii, 13; xxxiv, 48. E fig. Purg. i, 1; xii, 5; xx, 93; xxii, 63. - Calare le vele, vale Ridursi a miglior vita; Inf. xxvii, 81. - A vela e a remo, fig. Con tutte le forze, Con ogni diligenza possibile; Purg. xii, 5.