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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

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a cura di Federico Adamoli

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   Vecchiezza - Vedere
   2077
   Gonfaloniere di Giustizia e ventisei Priori tra il 1348 ed il 1504, e tre senatori durante il Principato Mediceo. »
   Vecchiezza, Età dell' uomo vecchio. Differisce da Veccliiaja, perchè non porta seco l'idea del peso degli anni e degli acciacchi; Conv. IV, 23, 66.
   Vecchiezza, Libello della Vecchiezza chiama Dante la notissima opera di Cicerone: Cato major sive De senectute ; Conv. n, 9, 49. Cfr. SenettÙ.
   Vecchio, Agg., lat. vetulus, prov. vielh, frane, vieil, vieux, spagn. viejo (cfr. Diez, Wòrt. i3, 440), Che è giunto all'età della vecchiaja, Il contrario di Giovane. Detto di pers. e di cose; Inf. xii, 44; xv, 21, 67; xvi, 11; xvm, 79; xxvi, 95, 106; xxvii, 46; xxviii, 18. Purg. iv, 66; xi, 103. Par. xix, 33. Conv. iv, 26, 70; iv, 27, 119; iv, 28, 34. - Vecchio Testamento, Libro delle Sante Scritture innanzi alla nascita di G. Cristo; ed è opposto a Nuovo Testamento ; Par. v, 76. - I libri del Vecchio Testamento sono pur detti Le vecchie cuoia, perchè scritti, secondo l'uso del tempo, su carta pecora o pergamena; Par. xxiv, 93.
   Vecchio, Sost., Colui che è assai avanzato in età, Colui che è giunto alla vecchiaja; Purg. xvi, 121. Conv. IV, 19, 63; iv, 26, 94. - Il vecchio, bianco per antico pelo è Caronte; Inf. ni, 83.-I due vecchi in abito dispari nella visione del Paradiso terrestre sono personificazioni dei Fatti degli Apostoli e delle Epistole di San Paolo; Purg. xxix, 134.
   Vecchio, Del, cfr. Vecchietti.
   Vece, lat. vicis, Detto di persona o cosa che sia invece d'un'altra. In vece, vale In cambio, In luogo; Inf. xiii, 52; xxi, 10. Purg. xvi, 36; xx, 102. - In sua vece, per In suo luogo; Inf. xxxiii, 145.
   Vedente, lat. videns, Part. pres. di Vedere, Che vede; Par. xxv, 120.
   Vedere, lat. videre, Percepire l'oggetto col senso della vista, Ricevere per gli occhi 1' impressione dell' oggetto. - Questo verbo prende nella sua conjugazione alcune uscite dal verbo lat. Videre, e in altre si confonde coli' antico e disus. Veggere. Questo verbo, nelle diverse sue forme grammaticali, e non di rado anche in forza di sost. per Vista, Atto del vedere, ecc., occorre in ogni pagina nelle opere di Dante; lo troviamo adoperato nella Divina Com.