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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
Vario - Yarro
Vario, lat. varius, gr. paXtóg, Che non è uniforme, e anche Diverso, Differente; Par. il, 118.
Varo, lo stesso che Vario (come avversaro per avversario, Purg. vili, 95; contraro per contrario ; Purg. xvm, 15; matera per materia; Purg. xvm, 37, ecc.), di superfìcie ineguale; Inf. ix, 115. Bocc.: « Varo, cioè incamerellato, come veggiamo sono le fodere de' vaj, il bianco delle quali quasi in quadro, è attorniato dal vaio grigio, il quale vi si lascia, acciocché altra fodera che di vaio, creduta non fosse da chi la vedesse. È il vero che ad Arli, alquanto fuori della città, sono molte arche di pietra, fatte ab antico per sepolture, e quale è grande, e quale è piccola, e quale è meglio lavorata, e quale non così bene, per avventura secondo la possibilità di coloro i quali fare le fecero; e appaiono in alcune d'esse alcune scritture secondo il costume antico, credo a dimostrazione di chi dentro v'era seppellito. Di queste dicono i paesani una lor favola, affermando in quel luogo essere già stata una gran battaglia tra Guglielmo d'Oringa e sua gente d'una parte, o vero d'altro principe cristiano, e barbari infedeli venuti d'Affrica, ed essere stati uccisi molti cristiani in essa, e che poi la notte seguente, per divino miracolo essere state quivi quelle arche recate per sepoltura de' cristiani, e così la mattina vegnente tutti i cristiani morti essere stati seppelliti in esse. La qual cosa, quantunque possa essere stata, cioè che l'arche quivi per i morti cristiani recate fossero, io noi credo; bene essere a Dio possibile ciò che gli piace, e che forse quivi fosse una battaglia, e che i cristiani morti fossero seppelliti in quelle arche: ma io credo che quelle arche fossero molto tempo davanti fatte da' paesani per loro sepolture, come in assai parti del mondo se ne trovano; e quello che di questo credo, quel medesimo credo di quelle che si dice sono a Pola. »
Varo, lat. Varus, Piccolo fiume che nasce dal monte Clapier nelle Alpi Marittime e finisce nel mare Mediterraneo presso St. Laurent. Anticamente formava il confine tra Gallia transalpina e la Gallia cisalpina; Par. vi, 58.
Varrò, Poeta latino ricordato Purg. xxii, 98 assieme con Terenzio, Cecilio e Plauto. La storia della letteratura romana ricorda due poeti di questo nome. Il più famoso è Marco Terenzio Varrò Reatino, nato a Reate l'anno 116 a. C. Dopo aver sostenuto lodevolmente le più Ragguardevoli cariche della Repubblica, in tempo delle guerre civili seguì dapprima Pompeo; ma poscia abbandonatosi prontamente a Cesare, venne da questi destinato a raccogliere la pubblica Biblioteca che Cesare voleva fondare a Roma. Dopo la