Stai consultando: 'Enciclopedia Dantesca Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z', Giovanni Andrea Scartazzini

   

Pagina (900/1033)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (900/1033)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Tallèa - Tampa
   valle; cliè ognuna delle dieci bolgie non è un vallo, ma una valle, e gli argini, che veramente potrebbero dirsi valli plur. di vallo, erano nove non dieci. - Lomb.: « Male accorderebbesi al mascolino pronome quelli nel v. 13, che pur si riferisce a valli. » Ma il pron. quelli del v. 13 si riferisce a fossi del v. 11, non a valli del v. 9. Cfr. Blanc, Versiteli, i, 157 e seg.
   Tallèa, Vallata, Tutto lo spazio della valle da un capo all'altro di essa; Inf. xxvi, 29. Purg. vili, 98.
   Vallone, Accr. di Valle. Valle grande e spaziosa; Purg. vii, 66. Valloni sono chiamate le bolgie dell' ottavo Cerchio dell' Inferno; Inf. xix, 133; xx, 7; xxiii, 135; xxxi, 7.
   Valois, Cai'lo eli, cfr. Carlo di Valois.
   Valorare, Avvalorare; Conv. ni, 14, 83, nel qual luogo invece di ella valora quasi tutti i moderni leggono eli' avvalora. L'ellaualora dei codd. può leggersi nell' un modo e nell' altro.
   Valore, basso lat. valor, Prezzo, Valuta, Il valere, Somma del valere; Virtù consistente nell'esporsi coraggiosamente ai pericoli della guerra, Prodezza, Possa; Forza, Gagliardìa, Attività; Estensione, Grandezza. Questo Sost. occorre sovente nelle diverse opere di Dante; nella Div. Com. lo troviamo adoperato 28 volte,cioè 3 nell'In/. (iv, 44; xvi, 67; xxvi, 99), 9 nel Purg. (vii, 114, 117; x, 74; xi, 4; xrv, 90; xv, 72; xvi, 47, 116; xxvi, 145) e 16 volte nel Par. (i, 14, 107; v, 3, 26, 62; ìx, 105; x, 3, 29; xiii, 45; xiv, 42; xix, 43, 126; xxi, 15; xxvi, 42; xxix, 143; xxxiii, 81); nella Vit. N. 11 volte (m, 59; xiii, 28; xvi, 25; xix, 18, 92; xxiii, 108; xxvm, 14; xxxv, 27, 32; xxxix, 51; xl, 37); ed occorre assai di spesso anche nelle altre opere volgari del Poeta. Notiamo: 1. Dante chiamò Iddio, Il primo, sommo, eterno, ineffabile, infinito Valore, nella qual parola è compresa e 1' onnipotenza, e il pregio sovrano che è misura di tutti i beni, e la volontà per cui le creature che amano, sono valenti; Purg. xi, 4. Par. i, 107; x, 3; xiii, 45; xxvi, 42; xxxm, 81. - 2. Prezzo, Valuta, Ciò che una cosa vale; Par. v, 62.
   - 3. Senso mor. di pers.; Inf. xvi, 67. Purg. vii, 114, 117; xvi, 47. Cam.: « Le dolci rime d'Amor, ch'io solìa, » v. 12. Conv. iv, 2, 72 e seg. - 4. Di cose ; Par. v, 26. - 5. Per Fortezza, Gagliar-dia; Par. v, 3. Cam.: « Donna pietosa e di novella etate; » v. 26.
   - 6. D'influssi celesti; Par. XXI, 15.
   Vampa, dal lat. vapor (cfr. Diez, Wòrt. n3, 78), Ardore che esce da gran fiamma o fuoco. Trasl. Par. xvn, 7.