Stai consultando: 'Enciclopedia Dantesca Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z', Giovanni Andrea Scartazzini

   

Pagina (896/1033)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (896/1033)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Vagina - Yago
   - Vent.: « Per gusto di questo vano pensare. » - Lomb.: « Per cagion del vagamento de' pensieri, cioè per non fissarsi più la mente in alcun pensiero, cessando agli occhi stimolo di restare aperti, mi si chiusero. » Così pure Portir., Biag., Costa, Tom., Br. B., Frat., Greg., Andr., Triss., Cam., ecc. Il Ces.: « Questa vaghezza do-vrebb' esser, voglia di dormire. »
   Vagina, lat. vagina, Guaina, Custodia di cuojo. Per similit. Par. i, 21, dove chiama vagina la pelle che veste le membra come il fodero la spada e dice traesti Marsia fuori della vagina delle sue membra, invece di dire gli traesti la pelle dalle membra, ricoprendo così come di un velo un fatto atto ad inspirare orrore. L. Vent. Simil. 571: «Invocando le Muse, il Poeta ricorda il castigo delle Piche; invocando Apollo, il supplizio di Marsia: punizioni ambedue dell'ignoranza audace e maligna. » Sulla favola alla quale allude il Poeta cfr. Marsia.
   Vaglio, dal lat. vallus dimin. di vannus, Arnese fatto per lo più di pelle bucherellata e fermata intorno a un cerchio di legno, e che agitandosi si adopera a mondar grano e biade da cattive semenze o altre mondiglie. Ce ne sono anche fatti di sottile lamiera, e per altri usi che vagliare le biade. Trasl. per Esame. Par. xxvi, 22. Buti: « A più angusto vaglio; cioè a più stretto crivello, cioè a più stretto esaminamento, Ti conviene schiarir ; cioè ti conviene diventare chiaro e manifesto, come tu dirizzi a la carità, come lo crivello più stretto, più tiene del grano: imperò che tiene lo granello grosso e minuto ; e così rimane più netto e puro ; così tu, Dante, rimarrai più chiaro. » - Dan.: « Traslation tolta dalle biade che prima a più largo, poscia a più stretto crivello si purgano. »
   Vago, lat. vagus, Che vaga, Errante. Questo agg. trovasi adoperato nella Div. Com. 14 volte : 2 nell'In/, (vili, 52, xxix, 3), 8 nel Purg. (in, 13; x, 104; xv, 84; xix, 22; xxiv, 40; xxvn, 106; xxviii, 1; xxxii, 135) e 4 volte nel Par. (ni, 34; xii, 14; xxiii, 13; xxxi, 33). Notisi : 1. Vago vago ripetuto Purg. xxxii, 135, il qual luogo è diversamente interpretato. Gli uni spiegano: Bel bello, ossia lentamente e serpeggiando (Greg.); altri: Baldanzoso, Altero, Facendo sè grande (Buti)-, altri: Vagando ed errando per mancanza di certo fondamento d'una falsa opinione in un'altra peggiore (Land., Veli., Dan., Voi., Vent.)-, altri: Tortuoso e ne'suoi avvolgimenti mostrando baldanza e letizia del colpo fatto (Lomb., Port., Pogg., Biag., Costa, Ces., Tom., Br. B., Triss., L. Vent., Blanc, ecc.); altri : Girovagando qua e là, tortuoso ed incerto (Frat., Bennass., Filai., ecc.). Dante usa spesso la voce vago nel signif. di Deside-