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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   2060
   Uscita
   dare o Venir fuori, contr. di Entrare: e dicesi coś di uomini come di animali. Questo verbo trovasi adoperato, nelle diverse sue forme grammaticali centinaia di volte nelle opere di Dante. Nella Div. hom. essa occorre 103 volte: 41 volta neWInf. (i, 23, 53; li, 18, 105; iv, 49: v, 85; vili, 54, 72,81; ix, 122; x, 28; xii, 117; xiii, 26, 43, 126; xiv, 45, 79; xvn, 100; xviii, 69: xx, 58; xxi, 68, 70, 95; xxn, 55; xxni, 130; xxiv, 65; xxv, 126; xxvi, 60; xxvii, 6, 78;
   xxix, 50, 51; xxxi, 114; xxxn, 58,83, 113; xxxiii, 54; xxxiv, 29, 46, 85, 139), 32 volte nel Purg. (i, 17, 44, 90; il, 5, 24; iii, 79; iv, 66; v, 56, 74; vili, 14, 15, 25; xi, 36, 117; xiv, 64; xvi, 85; xvn, 11; xix, 33; xx, 73, 79; xxi, 84, 102; xxm, 68; xxiv, 94; xxvi, 15: xxvill, 27, 124; xxx, 99; xxxii, 127, 128, 131; xxxiii, 113) e 30 nel Par. (i, 41, 50, 60; iv, 93, 116; v, 108; vi, 6, 61; vii, 46, 108; vili, 93; x, 103; xn, 66; xvn, 8; xviii, 120; xix, 21, 34; xx, 28, 103; xxiii, 44; xxiv, 20, 88; xxv, 14, 84; xxvi, 3; xxix, 23;
   xxx, 38, 64, 69, 77). Da notarsi: 1. Uscire ad alcuno, Uscire ad un luogo, Andarvi, Recarvisi, Pervenirvi; Purg. xi, 36; xvil, 11.
   - 2. Delle opere della creazione; Purg. xvi, 85. - 3. Venir fuori da un luogo, ove alcuno sia caduto, affondato, o siasi calato, o sim.; e non di luogo come Uscire di schiera; Purg. xxiv, 94. - 4. Uscire della volgare schiera per Segnalarsi, Innalzarsi, sopra gli altri; Inf. il, 105.- 5. Uscire da uno, di uno Uscire d'addosso a quello; Inf. i, 53. - 6. Uscire colla partic. Da o Di innanzi un inf., vale Aver fatto allora quella tal cosa che il verbo dichiara. Di cose Inf. vili, 72; xiii, 43. - 7. Del sorgere dell'alba, del giorno, della notte, del sole, dei segni celesti; Purg. n, 5. - 8. Di odori, per Esalare; Purg. xix, 33: xxiii, 68. - 9. Di voci e di suoni; Inf. x, 28; xxvii, 6. - 10. Non il suono che viene di luogo chiuso, ma voce, fama, che va da luogo a luogo e si propaga; Inf. xxvii, 78. - 11. Risultare, Provenire: Par. xii, 66. - 12. Uscire addosso ad uno, Assalirlo; Inf. xxi, 68.
   - 13. Uscire alla riva, Condursi alla riva. Terminare la navigazione; Inf. i, 23. - 14. Uscir di bando, Essere liberato dal bando, dal carcere; Purg. xxi, 102, nel qual luogo s'intende l'uscire dal Purgatorio. - 15. Uscire d'una cosa, vale anche Liberarsene, intendendo di cosa che spiace, che pesa; Par. iv, 93. - 16. Forme grammaticali arcaiche : Usće per Usć ; Inf. xxvii, 78 ; Uscinci per Ci uscirono; Inf. xiv, 45; Uscio per Usć; Inf. il, 105; x, 28; xx, 58; xxiv, 65; xxxiii, 54. Purg. n, 24; xxvm, 27. Par. vi, 6; xxiii, 44; Usciṛ per Uscirono; Inf. xxxii, 58. Par. xxix, 23.
   Uscita, lat. exitus, Prop. L'uscire, detto di pers. e anche di cose. E per Rampollo, Messa; e fig. Prole, Schiatta, Progenie; Purg. vii, 132.