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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
2042
Ughi e tutto il poggio di Montuglii fu loro, e oggi sono spenti. » -Lord Verxon, Inf. il, 599 e seg.: « Furono gli Ughi molto antichi gentiluomini,.... ai quali spettava il singolare privilegio di essere gli avvocati del Vescovo di Firenze, e perciò erano tenuti ad andare in campo per lui ogni qualvolta veniva citato al giudizio di Dio per mezzo del duello ed in correspettività di tal onere ricevevano dal vescovo gli opsonj, cioè doni di vivande cotte, che nelle principali solennità dell'anno venivano portate solennemente alle loro case. - Poche memorie ci restano di questa famiglia, ma tutte ci confermano la tradizione della sua grande potenza. Infatti Baldovino sedeva console nel 1176 quando fu ratificata la pace con i Senesi; la medesima dignità teneva messer Ugo nel 1186. Tra i Consiglieri del Comune che vollero confermata la pace con Siena nel 1255 leggesi il nome di Enrico degli Ughi; e quello di messer Guinizzo suo fratello trovasi tra gli Anziani che segnarono la pace con i Pisani nell'anno appresso. - Gli Ughi furono ghibellini; e sappiamo di un Albertino che ebbe gran preponderanza in consiglio dopo che i suoi furono rientrati vittoriosi in Firenze per la vittoria di Montaperti ; ma sappiamo ancora di un Bindo detto Asinelio che fu dannato al confine nel 1268 dopo il trionfo dei guelfi. Da lui nasceva appunto quel messer Dante, che andato a guerreggiare contro gl'infedeli in Palestina, fatto prigione languì per molti anni in durissimo carcere; di modo che in Firenze erasi creduto estinto. Al suo ritorno dovè sostenere una lite contro coloro che erano andati al possesso dei suoi beni e dei suoi diritti; lite da cui uscì vincitore, dopo aver fatto validamente constare chi ei si fosse e quali le patite sventure. Era suo nipote quell'Albizzino, che da Arrigo VII imperatore fu dichiarato ribelle per avere difeso la patria contro di lui; e questo fatto meritò ai suoi discendenti di essere fatti di popolo e di avere dischiusa la via alle principali Magistrature. Infatti nei registri della Signoria trovansi sei degli Ughi riseduti Priori ed uno Gonfaloniere della Giustizia. - Durante il governo Mediceo, Alamanno di Niccolò fu eletto senatore nel 1648; ed un altro Alamanno di lui nipote conseguì il titolo di Marchese. - La famiglia si estinse nel 1783, il 18 marzo, alla morte di Carlo Filippo. »
Ugo Ciapetta, cfr. Ciapetta.
Ugo eia San Vittore, cfr. San Vittore. Ugo di Brandimborgo, cfr. Barone.
Ugolin d'Azzo, cfr. Azzo Ugolin d'.