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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
2036 TJbertin Donato - Ubriachi
d'Aguglione del 1311, unita alle replicate condanne di morte, costrinse gli Uberti a cercarsi novella patria, e data da quel tempo il fissarsi di diverse diramazioni in Mantova, in Verona, in Cremona e in Venezia. Ora questa famiglia è da oltre due secoli affatto estinta. »
Ubertin Donato, cfr. Donato.
Ubi, lat. ubi, Dove, Ove. Usato in forza di sost. Par. xxviii, 95 (nel qual luogo Tenere all'ubi vale Tenere nel loro dove cioè nel luogo che loro conviene e che fu prestabilito), xxix, 12 (dove vuol dire che in Dio tutto si scorge, ogni luogo, o spazio, ed ogni tempo, essendo a lui presente ogni luogo, ed ogni tempo).
Ubriachezza, Ubbriachezza, lat. ebrietas, Stato di chi è ubriaco, cioè alterato dal vino o da liquori spiritosi. Dante annovera Xubriachezza (senza però usare questa voce) tra' vizi di consuetudine, e sommamente difficili a smettersi; Conv. in, 8, 119 e seguenti.
Ubriachi, Nobile famiglia ghibellina di Firenze, la cui arma era un' oca bianca in campo rosso. Questa famiglia è rammentata, senza però nominarla espressamente Inf. xvn, 61 e seg. Abitavano nel sesto d'Oltrarno (Vili. v, 39; vi, 33, 65). Lord Vernon, Inf., voi. il, p. 597 e seg.: « Ibriaco nato di un altro Ibriaco, rammentato in certe pergamene del 1166 e 1173, pertinenti al monastero di Vallombrosa, fu il progenitore di questa casa. Da lui nacquero quattro figli che possedevano case e torre Oltrarno, nella via che ora dicesi dei Bardi, e che a quei tempi dicevasi il Borgo Pidi-glioso. Nomavansi Franchino, Sinibaldo, Gherardo ed Ugo. 11 primo di essi, soldato di gran valore, stanco dei civili perturbamenti, abbandonò la patria, e presa la croce andò a combattere in Palestina, dove gloriosamente morì. Sinibaldo era cavaliere e sedè console dei mercanti nel 1232; Gherardo fu tra gli Anziani del Comune nel 1214; Ugo, decorato del grado equestre, teneva il Consolato nel 1204, quando ricevè dai conti Alberti la dedizione del loro castello di Capraia. - Questi fratelli accumularono grandi ricchezze, e forse non furono creduti del tutto onesti i mezzi dei quali si valsero, siccome ce lo fa sospettare il vedere gli Ubriachi collocati da Dante tra gli usurai nell' Inferno (xvii, 63 e seg.). Al suscitarsi delle fazioni si schierarono dal lato degli Uberti, che diventarono poi ghibellini, e con essi ebbero comuni i rovesci e i trionfi. Infatti Gianni ed Arduino figli di Ugo perirono colle armi alla mano nel 1258 difendendo le case degli Uberti dal furor po-