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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
Tunica-Tuo, Tua, Tuoi, Tue 2025
per soprappiù fare una parentesi dell'altro membretto il qucil s'aggira sempre ecc. È facile 1' accorgersi come male si può agguagliare il tumulto di quello strepito infernale con quel dell'arena; e che Dante non può qui aver fatto il paragone se non fra l'aggirarsi di quel tumulto (cioè di quell'anime che lo facevano, le quali più innanzi si vedono correre precipitosamente in cerchio) e l'aggirarsi della rena nel turbine, il quale aggirarsi è furioso e celerissimo. Sta bene, qui si risponderà; ma allora quell'i»» tumulto riman là in aria e non si sa chi l'abbia a reggere: se avesse detto un gran tumulto pur pure. Ed un gran tumulto vuol dire nè più nè meno, rispondiamo noi; perchè il pronome un ebbe appresso gli Antichi il valore di un grande, un certo e simili. Qui ne andrà recati più esempii, non per vana mostra, ma per quel medesimo che Aulo Gellio disse in simil caso, cioè propter agrestes quosdam et in-domitos certatores, qui nisi auctoritatibus adhibitis non compri-muntur. Feo Belcart, Vita del B. Giov. Col. 7, 151: « Allora il Bianco ridendo, con una umanità disse: egli s' è fatto muto. » - Lo stesso quivi medesimo 21, 188: « Con uno sguardo d'una gravità e temperato, e con parole soavi, lo salutò. » - Cavalca, Atti degli Apost., 8, 16: « Onde quasi ogni gente ne venne in uno stupore e timore. » E qui il latino ha: meUis erat magnus. Berni, Ori. Inn. 2, 58:
Dic-ea Grandonio con una arroganza:
0 Cristianacci, siete voi già stanchi?
e 5, 45:
E par proprio che faccia daddovero:
Fa un tumulto, uno strepito, un fracasso.
Rinaldo che lo vede così fiero, ecc.
E questo esempio è eguale al dantesco. Altri ne potremmo aggiungere e non pochi, ma vogliamo che bastino i recati. Solo diremo che un così adoperato è tuttora nell' uso del popolo nelle frasi di reticenza. »
Tunica, lat. tunica; 1. Vesta lunga usata dagli antichi; Mon. i, 16, 15; ni, 10, 30.- 2. Per simil., Membrana sottile che copre e avvolge le interne parti del corpo; Conv. ìli, 9, 99.
Tuo, Tua, Tuoi, Tue, lat. iuus, tua, Pronome possessivo derivativo di Tu; occorre assai di spesso tanto nella Div. Covi. quanto nelle altre opere di Dante. Da notarsi: 1. Tuo, non tanto con idea di possesso, quanto accennando ad azione che il soggetto fa o patisce; Inf. x, 39; xv, 6.4; xxm, 24. Par T, 137. - 2. Tuo',