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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
Trilogia Dantesca 2015
« Già nei teneri anni dell' innocenza ebbe Dante aperto il cuore all'amore; ma sì puro, santo e casto, che ben non sapresti dire se da Beatrice fanciulla suscitato, o veramente ad essa, qual segno sensibile dell'alto Fattore, venisse volto quello che per ardore di pietà e di fede avo a il fanciulletto posto ferventissimo al celeste Padre. La Vita Nuova è il libro di sì fatto amor figliale e della pietà scevra di qualsivoglia ombra; dell'amore che altro desiderio non ha se non quello della perenne e beatificante intuizione de' prodigi, nei quali la grazia divina raggiando si specchia; dell'amore che suo delicato segreto gelosamente custodisce in sè, come quello che un solo sguardo altrui sarebbe per profanare. - Ma giunto che fu il Poeta all'età virile e statogli rapita quella sua Beatrice, lungo tempo la pianse, come si fa la perduta innocenza. Poi finalmente allettato da nuovi vezzi, negli sguardi di pietosa donna, crede egli aver ritrovato il primo amore. Alle nuove promesse di consolazione sentesi ben tosto levar dal pensiero il primo affetto, e tutto preso della nuova consolatrice, la quale è la filosofia. Di questo nuovo amore ad acerbi dolori commisto tratta VAmoroso Convito ; amore inquieto e tormentoso per ciò che alla pace della figliai rassegnazione erano sottentrali desiderj più ferventi, ai quali le grazie della donna sua non potendo soddisfare, ella spesso da lui dispettosa si volge. Allora, a pietosamente lagnarsene, a disperar talvolta che questo suo nuovo affetto gli possa mai por la calma nel cuore. -Così viene l'Alighieri condotto a speculare ogni cosa gli si pari innanzi alla mente: giustizia, valore, magnanimità, a difendere e spiegar sue dottrine su gli ordinamenti dello stato civile, sui casi più rilevanti de' suoi dì, ad usar la vita onde recare in atto quanto ideava ed aveva per vero; ed appunto in questo tempo entra nei pubblici ufficj e verisimilmente corregge ed ordina suoi avvisi circa la lingua e la poesia. - Ma ecco la rabbia delle sette minacciare di rapirlo tutto quanto a sè, avvolgendolo nel turbine delle curo mondane, delle sempre più sfrenate passioni; e la filosofia svelargli quel suo secondo viso, che di là dai confini di questo basso mondo tien volto. Perchè date le spalle agli allettamenti terreni ed alla scena de' loro furiosi conflitti, ponsi a poggiar pei più erti sentieri della speculazione; se gli venisse fatto di giungere a mirare nel sole dell'eterno vero, di riconoscere l'essenza della divinità. Ciò tenta con la ragione naturale, ma tosto s'avvede della sua pochezza: falsa esser la via, per la quale messo erasi ad arrivar colà, dove sola la rivelazione può felicemente scorgere. Già da un pezzo scostatosi dalla religione di Cristo, mancangli le tre virtù ad essa peculiari; e le basse passioni, prese il luogo di quelle, di forza il trascinano indietro nella caligine di tempestosa vita. Non ispera
128. — Enciclopedia dantesca.