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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

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a cura di Federico Adamoli

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   Trave -Traversare» 2007
   sempre di male in peggio, come dicea la vecchia siciliana; che travasare, e mutare d'un vaso in un altro. Ma questi valenti uomini che sanno la lingua nostra, come dicono, me' di noi, ci danno di queste belle esposizioni; chè io vorrei pur che mi dicesse, che domin di senso arebbe, si versa di male in peggio. »
   Trave, lat. trabs e trabes, Grosso fusto d'albero, ridotto a un certo pulimento, che si adopra nell'edificare per sostegno di palchi e tetti. Per Albero da cui si cava la trave; Purg. xxx, 85.
   Traversata, Casa, Nome dell'una delle principali famiglie di Ravenna; Purg. xiv, 107. - Ricci, Rifugio, 121 e seguenti: « Molti cronisti parlano dei Traversari che pretendevano risalire al secolo V, famiglia principesca che sposò sue donne a sovrani; molte storie e novellieri ricordano Pietro, e diversi poeti provenzali cantano le lodi d'Imilia sua moglie; molte storie e novellieri ricordano infine gli Anastagi che appaiono nel secolo XII. Quando Dante andò a Ravenna, la famiglia Anastagi era spenta da buon tempo e di quella dei Traversari non rimanevano più che alcune femmine: Traversaria, Adelasia, e Margherita che fiorivano ancora del 1332, Guglielmotta, che morì verso il 1321, tutte monache nel convento di Santa Chiara. » Cfr. Bocc. Decani, v, 8. Manni, Ist. del Dee., 355 e seg.
   Traversare, basso lat, transversare, Passare a traverso, Attraversare; Purg. v, 95.
   Traversare, Pier (Pietro), signore di Ravenna, fiorì ai tempi di Federico II, imperatore, fu superato dai Polentani e riparò in Toscana, dove visse triste ed esule. Cfr. Ricci, Rifugio, 4, 9, 118, 121, 138. Fu probissima e valorosissima persona (Lan.), dato a bello et onorato vivere con li predetti valentuomini (Ott.). Diede una sua figliuola in moglie a Stefano re d'Ungheria, ed ebbe il coraggio di opporsi all' imperatore Federico II. Leandro degli Alberti, Prima Deca delle Hist. di Bologna, lib. x: « Nell'anno 1239 passò Federico II da Padova a Ravenna contro Pietro Traversari signore di quella, uomo molto animoso e prode (benché altri dicono Paolo figliuolo di Pietro, ma sono in errore) per scacciarlo; quindi amico del papa ed essendovi molto tempo poi intorno la città dimorato assediandola, parendo a Pietro di non potersi più lungo tempo da lui difendere, mandò a Bologna a chieder soccorso, promettendogli per l'avvenire esserli ubbidiente a tutti li suoi voti. A cui li Padri mandarono gran somma di danaro assicurandolo per l'avvenire di non mancarli quanto fosse a lor possibile, acciò si mantenesse nella