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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
Traduzioni «Ielle Opere di Dante
1995
Quare discipuli tui tradilionem seniorum transgrediuntur ? (ne-gligebant enim manuum lotionem), Christus eis Matthaso testante, respondit: Quare et vos transgredimini mandatum Dei, propter traditionem vestram ? In quo satis innuit, traditionem postponen-dam. - Quod is traditiones Ecclesia post Ecclesiam sunt, ut de-elaratura est; necesse est, ut non Ecclesite a traditionibus, sed ab Ecclesia traditionibus accedat auctoritas, bique, solas traditiones ha-bentes. ab hoc, ut dicebatur, gymnasio excludendi sunt. »
Traduzioni delle Opere di I>an£e. Il sommo Poeta lasciò scritto, Conv. i, 7, 71 e seg.: « Sappia ciascuno, che nulla cosa per legame musaico armonizzata si può della sua loquela in altra trasmutare, senza rompere tutta sua dolcezza e armonia. E questa è la ragione perchè Omero non si mutò di Greco in Latino, come l'altre scritture che avemo da loro: e questa è la ragione per che i versi del Psaltero sono senza dolcezza di musica e d'armonia; chè essi furono trasmutati d'Ebreo in Greco, e di Greco in Latino, e nella prima trasmutazione tutta quella dolcezza venne meno. » E pure per l'appunto il suo proprio Poema fu nel corso dei secoli tradotto in tante lingue, ed in alcune tante volte, come nessun altro Poema del mondo. Incoraggiato dal Cardinale Amedeo di Saluzzo e dagl' inglesi Niccolò di Bubwych e Roberto Halam il Frate Giovanni da Serravalle di Rimini, vescovo di Fermo, che allora si trovava al concilio di Costanza, pose mano alla traduzione del Poema in latino nel gennaio del 1416 e nel maggio dello stesso anno l'aveva già condotta a termine, aggiungendovi poi il suo commento, terminato il 6 gennaio del 1417. Nello stesso secolo il monaco Olivetano Matteo Ronto (m. nel 1443) tradusse tutta la Commedia, verso per verso, in esametri latini. Nel secolo decimoquinto Andrea Febrer la tradusse per intero in rime volgari catalane, ed un anonimo lasciò una traduzione provenzale fatta verso per verso e nel medesimo metro che 1' originale italiano. Vennero quindi i Tedeschi e gl'Inglesi, che nella seconda metà del secolo decimottavo si ingegnarono di voltare il Poema sacro nelle loro lingue. Nel nostro secolo le altre nazioni civili imitarono 1'esempio. Sino a questo momento la Div. Com. si legge, o tutta o parti di essa, oltre a l'originale in undici dialetti italiani ed in ventitre lingue straniere. Parecchie nazioni, come la Francia, la Germania, l'Inghilterra, l'Olanda, ecc., vantano un numero più o meno grande di traduzioni complete del Poema sacro, dovute a diversi traduttori. La Germania p. es., oltre ad una sterminata quantità di traduzioni parziali, vuoi di singole cantiche, vuoi di alcuni canti, vuoi di brani scelti, possiede oggidì quindici traduzioni diverse dell'intiero Poema, le quali tutte in-