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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Tostamente - Tosto
   nosce oggi. Nell'edizione francese (Parigi, 1494) si legge soltanto : Et la dame de Mallehaut sceut de vray quelle le baysoit. Nell'antica versione italiana (Venez., 1558): Et la dama di Malìeliaut seppe di vero che la lo baciò. Ai tempi di Dante doveva esserci una versione del famoso romanzo, in cui si raccontava la circostanza qui accennata. Ciò rilevasi pure dai commentatori primitivi. Lan. e An. Fior.: « Lancialotto, costretto d'amore, stava timido appresso la reina Ginevra, nè parlava, nè s'argomentava di fare altro : la donna di Manoalt, sì come ricordata, e che conosceva lo luogo e '1 perchè dov'erano, tossìo, e fece cenno a Lancialotto che dovesse prendere alcuno diletto; ond'egli, così favoreggiato, gittò lo braccio al collo alla Reina e baciolla. » - Ott.: « E in esemplo di questo diduce quello che si legge in uno romanzo della tavola ritonda, quando presente Galeotto.... Lancellotto fu baciato dalla reina Ginevra; onde la donna di malo abito (sic! Malealto?) tossìo, in segno che avveduta s'era del fallo della reina. »- Post. Cass.: « Hic comparat Beatricem damse Molaut dum nutu tuxivit videndo regi-nam Gineveram obsculari a Lancialocto. » - Petr. Dant.: « Bea-trix risit, ut fecit illa dama de Malehault dum Ginevra osculata est primo de Lancialotto. » Così raccontano anche Falso Bocc., Postili., Fram. Pai., Benv., Buti, ecc. - Secondo l'esposizione di Lan., Buti, An. Fior., Land., Veli., ecc. Beatrice avrebbe sorriso per animar Dante a proseguire con sicurezza a far dimande al suo trisavolo, appunto come la cameriera della regina Ginevra tossì per incoraggiare Lancillotto. Non è possibile di accettare tale interpretazione. Beatrice non sorrise che dopo aver già Dante incominciato a parlare a Cacciaguida, e la menzione del primo fallo di Ginevra, come pure la circostanza già ricordata, che dal voi il Poeta ritorna nuovamente al tu, mostrano che quello non era un sorriso di incoraggiamento nè di approvazione. Beatrice sorride per mostrare di essersi accorta della vanagloria di nobiltà che al Poeta in parte suggerisce quel modo d'invocazione al glorioso avo suo. Non era propriamente un segno nè di approvazione nè di biasimo. Beatrice non riguardò quella sostituzione del voi al tu come un fallo, ma come una debolezza umana da ridervi sopra.
   Tostamente, avv. da tosto, Prestamente, Subitamente; Inf. Xxiii, 22.
   Tostano, Presto, Subito, Veloce; Conv. ìv, 1, 66, 67. Canz.: « Donne ch'avete intelletto d'amore, » v. 68.
   Tosto, prov., spagn. ant. tost, frane, tot, probabilm. dal lat. tostus (cfr. Diez, Wòrt. i3, 420), Presto, Veloce, Subito. Questa voce