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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

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a cura di Federico Adamoli

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   Olezzare - Oloferne
   « Oimč! Maestro ecc. Qui dimostra l'Autore avere paura di tale scorta. » Ad Inf. xxv, 68 l'Ott. tace. - Falso Bocc., An. Fior., ecc., tirano via da ambedue luoghi. Land, ad Inf. xxv, 68 ha 0 ME Agnel senz'altro, e difficilmente avrebbe taciuto se avesse preso YO me nel senso di 0 mio. Il Gelli legge nel primo luogo Oimč, Maestro e nel secondo Oimč, Angel. Il Buonanni ha: Ome maestro e: Ome Agnol. Insomma, l'interpretazione propugnata dal Ca-verni non si trova in un solo dei tanti commenti antichi ; tutti, senza eccezione, presero quell'O me per « interjezione che significa dolore » (Buti).
   Olezzare, dal latino olere, Gettare, o Spirare odore; Purg. xxiv, 146.
   Oligarchia, dal gr. 'OXiyap^a, Dominio violento di pochi ; Pe Mon. i, 12, 37.
   Olimpo, dal gr. OXojjltcos, Monte della Grecia sui confini della Tessaglia e della Macedonia, dove i gentili favoleggiavano che di-mo-rassero gli Dei. Detto del Paradiso celeste, dimora sempiterna di Dio; Purg. xxiv, 15.
   Olire, dal lat. olere, Gettare, Rendere odore ; Purg. xxviii, 6.
   Oliva, dal lat. oliva, Frutto, Coccola onde si cava l'olio; Lauro. Per Fronde d'olivo; Purg. xxx, 31, dove Beatrice appare al Poeta cinta d'oliva, l'olivo essendo simbolo e della sapienza e della pace.
   Olivo, dal lat. Oliva, e Olivum in altro senso; Albero sempre verde che fa le ulive. Per Ramo d'olivo; Purg. n, 70: Buti: «Li ambasciatori soleano portare lo ramo dell'ulivo, quando andavano ad acquistare nuova amistŕ. » - Stat., Tlieb. li, 389:«Ramus ma-nifestat olivse Legatum. » Cfr. VlRG., Aen. viti, 114,115; xi, 100,101.
   Olocausto, lat. liolocaustum, dal gr. 'OXoxaÓTW^a, Sacrificio che si faceva a Dio, nel quale veniva arsa tutta la vittima. Trasl., detto di Preghiera di ringraziamento; Par. xiv, 89.
   Oloferne, gr. 'OXocpépvTjc;, Generale del re d'Assiria, spedito dal suo re a soggiogare i popoli dell'Occidente, strinse d'assedio Betulia nella Giudea. Priva d'acqua, Betulia era in procinto di arrendersi, ed allora la bella vedova Giuditta intraprese la liberazione della cittŕ. La vedovella se ne andň fuori al campo del nemico, fece sě che Oloferne s'innamorň perdutamente di lei, quindi lo uccise di notte tempo, gli troncň il capo, lo prese seco e se ne
   87. — Enciclopedia dantesca.