Stai consultando: 'Enciclopedia Dantesca Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z', Giovanni Andrea Scartazzini
Pagina (190/1033) Pagina
Pagina (190/1033)
Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
1358
Oceano - Odierno
Oceano, lat. Ocecinus, dal gr. Oy.savòg, Comunemente si prende per 11 mare che circonda tutta la terra, ma è pur nome di mare speciale; De Mon. i, 11, 57. E usato come agg. Conv. ili, 5, 69.
Ocnlato, dal lat. oculatus, Fornito di occhi; Conv. iv, 12, 65.
Od, Particella disgiuntiva; lo stesso che 0 aggiuntovi il D per cagion del percotimento delle vocali ; Inf. i, 66. Purg. xxxi, 42. Par. il, 74, e sovente. Non par necessario; ma rammenta più il lat. aut.
Oderisi, da Gubbio nel ducato d'Urbino, celebre miniatore della seconda metà del secolo XIII, del quale il Vasari (Vite, ed. Milanesi, i, 384) scrive: « Fu in questo tempo in Roma Oderigi d'Agobbio, eccellente miniatore in que'tempi, il quale condotto perciò dal papa miniò molti libri per la Libreria di palazzo, che sono in gran parte oggi consumati dal tempo. E nel mio libro de' disegni antichi sono alcune reliquie di man propria di costui, che in vero fu valent'uomo. » Nel 1268 e 1271 era a Bologna. Si trasferì nel 1295 a Roma, dove morì nel 1299. Due Missali miniati, di gran valore, nella canonica di S. Pietro in Roma, si credono opera sua. Dante lo ricorda con lode; Purg. xi, 79 e seg. - Lan.: « Questo Oderigi fu uno d'Agubbio, e fu un fino miniatore di libri, e desviziatore e alluminatore di libri, il quale veggendosi essere eccellente maestro, montò in grande superbia, ed avea opinione che migliore maestro di lui non fosse al mondo. » - L'Ott. ripete, abbreviando lo stesso; Petr. Dant., Cass., Falso Boec., Benv., Buti, An. Fior., ecc., non aggiungono nulla di nuovo, pare anzi che di Oderisi ne sapessero poco o nulla. Probabilmente il nome di Oderisi sarebbe dimenticato già da secoli, quando non fosse stato immortalato da Dante. Cfr. Tira-boschi, Leti. ital. iv, 522 e seg. Baldinucci, Notizie de'professori di disegno, i, 152. Lanzi, Storia Pittorica dell'Italia, lì, 11. Bar-low, Contributions, 215 e seg.
Odiare, dal lat. odium sost., e odi, odisse, verbo: 1. Verb. att. Avere in odio, Portar odio ; Conv. iv, 1, 16, 18, 21, 23. - 2. In forma di sost. per Odio, Atto dell' odiare; Purg. xvn, 111.
Odibile, dal lat. odibilis, Da essere odiato, Odievole; Conv. iv, 22, 51, nel qual luogo il Giul. ha cancellato V odibile di tutti i testi, e ricostruito il testo a modo suo.
Odierno, dal lat. hodiemus, Del dì d'oggi. In forza di sost. Par. xx, 54.