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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
Obumbrare - Occhio
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aiutorio d'alcuni gentili da Ferrara, tolse la terra e ritennesi lo nome di marchese. Vide via di cacciar un Salinguerra di Ferrara che era grande e gentile uomo d'essa, e con l'aiutorio e trattato di Veneziani lo fece morire in Venezia. Poi successive dissipò lui e suoi successori tutti quelli di parte d'imperio di Ferrara; poi mise mano a quelli ch'erano stati con lui e di sua parte. Fatto tutto questo, messer Azzo da Este fe' morire lo detto Opizzo suo padre.» Circa lo stesso ripete pure l'Ott., Petr. Pant., Cass., Poce., Falso Bocc., ecc., non aggiungono nulla di nuovo. Benv.: « Obizo non contentus suum dominium intra aquas Padi contineri, Kegium et Mutinam occupavit, et tenuit dominium Ferrari» XXVIII annis, ubi mortuus est anno Domini MCCXCIII. » - Cfr. Del Lungo, Panie ne' tempi di Panie, p. 377-434.
Obumbrare, dal lat. obumbrare, Adombrare, Oscurare; Vit. N. xi, 14.
Oc, Oco, Particella affermativa della lingua provenzale; Vulg. El. i, 8, 32, 38. Lingua d'oco chiama Dante la Lingua provenzale; Vit. N. xxv, 25. Cfr. Lingua, § 6.
Oca, dal basso lat. auca (cfr. Diez, JVòrt. i3, 293); altri lo derivano dall'arabo, altri dal gr. Aux^i Cervix, o dal siriaco auxa; Nome di genere di Uccelli dell'ordine dei palmipedi di cui si conoscono parecchie specie: fra queste la più comune in Italia è VAu-ser segetum, che vi si trova allo stato selvaggio; l'Oca domestica deriva dall' Auser cinerea, specie comune nel settentrione d' Europa; Inf. xvn, 63. Conv. iv, 5, 121.
Occaso, dal lat. occasus : 1. Occidente, Quella parte dove tramonta il Sole; Purg. xv, 9.-2 .A un occaso, sotto lo stesso meridiano; Par. ix, 91.-3. Per L'atto del tramontare, Tramonto; Purg. xxx, 2.
Occliiaja, dal lat. ocularia, Luogo dove stanno gli occhi; Purg. xxm, 31.
Occhio, dal lat. oculus, Quel corpo sferoide che negli animali è organo della vista, che ne sta uno per ciascuna orbita, ed è messo in movimento da sei piccoli muscoli. Voce adoperata da Dante poco meno che in ogni pagina delle sue opere. Nella Piv. Com. il sost. Occhi si trova 268 volte, 69 neìYInf., 101 nel Purg. e 98 nel Par. Per lo più Dante l'usa nel sing. L'occhio per Gli occhi; così abbiamo nella Piv. Com. il sing. Occhio 215 volte, 50 nell'Lnf., 86 nel Purg. e 79 nel Par.; invece il plur. Occhi non più di 53 volte,