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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

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a cura di Federico Adamoli

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   Nocchiero - Nodo
   Naturalmente questa congettura non ha verun valore storico; ma come mai il Buonanni fiorentino andava cercando una nobile famiglia fiorentina alla quale Dante avesse potuto appartenere, se per l'appunto gli Alighieri erano una nobile famiglia fiorentina?
   Dopo che cinque secoli non dubitarono della nobiltà di sangue di Dante Alighieri surse ad impugnarla validamente il Todeschini, secondato poi da altri. La questione è attualmente ben lungi dall'essere decisa, onde l'occuparsene non può per intanto essere di questo luogo. Cfr. Todeschini, Scritti su Dante, i, 213 e seg., 344 e seg. Scartaz-zini, Abhandlungen iìber Dante, p. 1-53. Carl Witte, War Dante adeliger Herkunft ? nella Beilage sur Allgemeinen Zeitung di Augusta (ora Monaco), num. 140-142 del 1881. A. Bartom, Lett. itaì. v, p. 1-21. Proleg., p. 15-21. Handbuch, p. 37-41. Bullett. della Soc. Dant. Ital., Nuova Serie, voi. li, p. 5 e seg.
   Nocchiero e Nocchiere, dal lat. nauclerus, Colui che governa e guida la nave; Inf. in, 98; vili, 80. Purg. li, 43; vi, 77. Par. xxiii, 69. Conv. iv, 4, 44, 49.
   Nocchio, dal lat. nucleus e nucleolus, Ingrossamento per lo più di forma bislunga che formasi alla superficie del corpo legnoso del fusto, e prende origine da una gemma che sviluppasi al disotto della corteccia. Più nocchi riuniti assieme danno origine ad un masso irregolare bernoccoluto, che suolsi indicare col nome di Escrescenza, e Gibbosità; Inf. xiii, 89. Son.: « E' non è legno di sì forti nocchi, » v. 1.
   Noce, dal lat. mix, nucis, per Quella parte della balestra dove s'appicca la corda quando si carica; Par. il, 24.
   Nocera, lat. Nuceria, città nell'Umbria su la via Flaminia presso il Foro di Flaminio, di contro a Perugia e dietro ad Assisi ed al Sobasto, sulla riva sinistra del fiume Topino; Par. xi, 48.
   Nocivo, dal lat. nocivus, Che fa danno, Che nuoce, Pernicioso; Par. xx, 59.
   Nodo, dal lat. nodus, Legamento, o L'aggruppare che si fa delle cose arrendevoli in sè medesime, come nastro, fune e sim., per istrin-gere e per fermare; ed anche Quel piccolo gruppo che si fa nell'un de' capi dell'agugliata, acciocché non esca del buco che l'ago fa nel drappo, e confermi il punto. 1. Nel signif. propr. Inf. xvii, 15. -2. Per Difficoltà; Inf. x, 95. Purg. ix, 126.-3. Farsi sodo il nodo, per Rendersi la difficoltà di malagevole soluzione; Par. xxviu, 58. -4. Nodo, fig. per Intoppo, Impedimento, e sim.; Purg. xxiv, 55. -