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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ut Nymphse, et in coolo ut stellai: vult ostendere secundum opinio-nem Thomse et ejus sequacium, qui dicunt virtutes cardinales, ut tlieologiccc, nobis infundi, cum dictce virtutes morales acquisita non ordinent nos in finern ultimum ex se, nec incìinent quod quis sit bene mobilis a spiritu. Ergo est fateri illas infusas: igitur in hoc mundo ut nymphse sunt, idest ut infusiones; in coelo ut steli®, idest divinte essentias et principia. » - Cass.: « In quantum hec virtutes considerentur in suo astracto et a mente et a gratia divina mediantibus corporibus cellestibus infundi in nobis possunt quasi ut stelle dici fore in celo quantum vero considerentur prò effectibus suis hic infernis possunt quasi dici nimphe. idest. virgines in vir-tute ita superantes liumanitatem ut quasi dee quedam in hoc mundo reputate sunt. » - Veli.: « Sì come le ninfe, secondo i poeti, vanno vagando d'uno in altro bosco, o d'uno in altro monte, e sono ordinate a Diana per ancelle: Così queste sette virtù vanno vagando d'uno in altro individuo, e sono per ancelle ordinate a Beatrice, cioè a la sacra theologia, non potendosi haver di quella perfetta co-gnitione senza'1 mezzo prima delle dette quattro morali, e poi delle tre speculative virtù. E sono stelle in cielo, perchè, sì come le stelle non hanno per loro medesime moto alcuno, ma sono fisse in esso cielo, così lassù queste virtù non vanno vagando d'uno in un altro, come quaggiù tra noi, perchè in tutti gli spiriti e ne 1' anime beate sono perfettissime, e come a suo principio si riposano tutte in Dio.»-Notisi, che le quattro ninfe, Purg. xxxi, 104 e seg., sono identiche colle quattro stelle, Purg. i, 23 e seg. - 3. Pe ninfe eterne, sono dette le stelle in generale; Par. xxiii, 26.
   Nino, gr. N£vog, lat. Ninus, figlio di Ninia fondatore e re di Ninive, secondo la tradizione re di Assiria e fondatore del regno, marito di Semiramide, dalla quale fu ucciso verso il 2000 a. C. Inf. v, 59. Pe Mon. il, 9, 16, 24.
   Nino Visconti, il « Giudice Nin gentil, » Purg. vili, 53, « il Giudice, » ibid., 109, Figlio di Giovanni Visconti e di una figlia del conte Ugolino della Gherardesca, forse compagno d'arme di Dante all'assedio di Caprona, fu giudice di Gallura in Sardegna, podestà di Pisa insieme col conte Ugolino suo avo, il quale nel 1288 lo fece discacciare da quella città. Ebbe quindi lunghe guerre con Guido da Montefeltro che nel 1292 lo discacciò dal castello di Pontedera. In seguito alla pace di Fucecchio ritornò nel 1293 a Pisa, quindi passò nella Sardegna a punire frate Gomita, suo vicario nel giudicato di Gallura. Morì nel 1296. Cfr. Mukat., Script, xxiv, 649 e seg. Vill., vii, 121 e seg. Borgo, Diplomi pisani, p. 279. Sforza,