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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

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a cura di Federico Adamoli

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   Nigro, dal lat. niger, lo stesso che Negro, Nero, del quale è forma ant. e poet. Purg. xxxiii, 110.
   Nilo, Nome del grande e celebre fiume dell'Africa orientale, che bagna l'Egitto; Inf. xxxiv, 45. Purg. XXIV, 64. Par. vi, 66. Canz.: « Tre donne intorno al cor mi son venute, » v. 46.
   Nimico, cfr. Nemico.
   Ninfa, dal gr. Nóp.c?a, Specie di deità dei Gentili, che erano credute abitare il mare, le fonti, i boschi, i monti, i prati. - 1. Nel signif. propr. Purg. xxrx, 4, sul qual luogo il J5m^:«Quì induce l'autore una similitudine, dicendo che Matelda si mosse sola su per la riva del fiume, andando in su come andavano le ninfe per le selve, o per fuggir lo caldo del Sole, o per loro trastullo pilliando piacere de la foresta: ninfa tanto è a dire quanto iddio d'acque, perchè abitavano le ninfe appresso ai fiumi; ma anco si trova generale nome di tutte le iddie che abitavano in terra, le quali propriamete erano gentili iovane, avansanti l'altre in virtù et in bellezza, de le quali erano diverse specie: imperò che altre abitavano a le fonti, e chiamavansi naiade; altre al mare, e chiamavansi nereide; altre ne le selve, e chiamavansi driade; altre alli arboretti, e chiamavansi amadriade ; altre ne'monti, e chiamavansi oreade ; altre ne' campi, e chiamavansi napee, elio sono vaghe dei fiori; e però lo nostro autore prese lo generale vocabulo, e massimamente quello che s'adatta a quelle che sono spose, che si chiamano ninfe per la frequentazione dei fiumi dove elle si lavavano. » - 2. Ninfe sono dette le sette virtù che fanno a Beatrice corona; Purg. xxxi, 106; xxxii, 98. Nel primo di questi due luoghi pare che il Poeta voglia dire, che le Virtù Cardinali splendono in cielo quali luci che illuminano il mondo, e sono nello stesso tempo in terra quali fide consigliatici degli uomini. Lan. e An. Fior.: « Noi siamo qui figurate donne, ma nostro essere è nel cielo, nostra intenzione è dritta a celestiale termine e seguo, e fummo anzi al mondo che Beatrice fosse notevile ai mondani; quasi a dire: tra li savi anzi l'avvenimento di Cristo noi costituivamo felicitade, sichè quasi era una ordinazione nostro essere ad essa. » - Ott. : « Dice, che prima che Beatrice discendesse al mondo, furono ordinate a lei per sue ancille, cioè a dire, che in prima che la Scrittura santa di teologia discendesse trai mortali, queste quattro virtù erano come sue servigiali, preparando gli uomini, e disponendo al vivere virtuoso ed onesto; acciocché in costoro bene disposti fruttificasse poi lievemente la teologia. » - Petr. Dant. : « Dicendo quod ibi sunt virtutes cardinales